Giuseppe Conte fa discutere in Parlamento. Nel corso di un’intemerata nei confronti del Premier Giorgia Meloni, la gaffe fa calare il gelo.
Lo scontro con il Governo è febbrile. Le opposizioni sono in rotta con Giorgia Meloni che si appresta a partecipare al Consiglio Europeo con tanti interrogativi da sottoporre. In primis come comportarsi in guerra, dare o non dare armi all’Ucraina, gestione dell’immigrazione e patto di stabilità. Tutte cose che il Premier riporterà in Europa, ma prima c’è lo scontro interno da fronteggiare.
Il punto è chiaro: PD e Movimento Cinque Stelle stanno cercando di fronteggiare le decisioni della maggioranza spingendo su diversi aspetti programmatici. Nello specifico, all’interno dell’ultima discussione parlamentare, piuttosto accesi sono sembrati i toni di Giuseppe Conte.
Giuseppe Conte, la gaffe su Andreotti: cos’è successo
Il leader del Movimento Cinque Stelle rimprovera a Giorgia Meloni di adottare un determinato tipo di condotta incurante delle conseguenze: “Ci sta facendo rimanere impanatati nella terza guerra mondiale”, ha detto in Parlamento. Poi torna a parlare di trascorsi. Senza dimenticare tutta la questione legata alle presunte nostalgie emerse da alcuni esponenti di FDI.
La questione della matrice nostalgica è emersa da tempo, ma nulla aveva dato modo – nelle ultime settimane – di poter tornare ad affrontare determinati discorsi. Fino a quando la vicenda del manager Anastasio, dimessosi immediatamente, non è diventata di dominio pubblico. Nell’illustrare tutto questo, Giuseppe Conte fa una gaffe inaspettata: “Anastasio – dice l’ex Premier – che in una mail ha citato integralmente il discorso del sequestro Andreotti che ha favorito l’egemonia fascista”.
Conte citando il famoso discorso di benito mussolini all’indomani del delitto Andreotti pic.twitter.com/GEtL89WBXu
— annarita digiorgio (@ardigiorgio) March 22, 2023
Il nome non era Andreotti, ma Matteotti. L’ex Presidente del Consiglio si è corretto immediatamente, ma in aula non sono mancati i sorrisi. Anche sul Web la satira ha preso il largo. Quella che doveva essere una polemica è diventata spunto per prendere di mira il politico di turno. In questo caso Conte, che dovrà cercare di far valere le proprie affermazioni in altro modo, è stato al centro di un effetto boomerang che non ha giovato agli equilibri interni dei pentastellati.