Il capo branco della baby gang che ha terrorizzato Roma Nord è stato intercettato dagli investigatori. Le conversazioni scioccanti con i componenti della banda: “A 15 anni ero ricco come un re”
Dalle indagini portate avanti dalla Squadra Mobile di Roma sulla baby gang che ha seminato panico e terrore tra i quartieri di Vigna Clara, Parioli e Frascati nel 2021 spuntano le conversazioni, intercettate, tra il boss del gruppo e i suoi complici.
Le intercettazioni contenute nell’indagine fanno luce sulle dinamiche messe in atto dai giovanissimi di Roma Nord che si arricchivano rapinando e spacciando droga ai coetanei. Il gruppo criminale agiva tra Vigna Clara e Grottaferrata. Ma anche a Frascati e ai Castelli Romani.
Federico all’epoca dei fatti, appena maggiorenne, era il capo della gang. Reclutava i suoi adepti per lo spaccio della droga. Il 20 ottobre del 2021 il boss si fa filmare dagli amici mentre punta un coltello alla gola a un 15enne minacciandolo di morte. Oggi, Federico è stato arrestato con le accuse di stalking, rapina, minacce, tentata estorsione e spaccio.
Baby gang, le intercettazioni del boss di Roma Nord. Ecco come agiva il branco
Le conversazioni di Federico, capo della baby gang, ascoltate dagli investigatori, dipingono un ragazzo che ha le movenze di un vero boss malavitoso. Come riporta La Repubblica, l’allora 18enne Federico, agli inizi di giugno scorso, a pochi giorni dall’arresto, dichiara: “Macino soldi da quando sono bambino. Quando avevo 15 anni sembravo il re. A quei tempi se ne facevano cinque, seimila euro a settimana. Non era male”.
Gli affari migliori si concludevano vicino Frascati. Si spacciava la droga e si mettevano in atto rapine: oggetti di valore, cellulari di ultima generazione e perfino capi d’abbigliamento griffati. Tutte le vittime erano coetanei. “In quel periodo spacciavamo la roba in quattro piazze a Frascati”.
Come ricostruisce il Corriere della Sera, in una conversazione tra il boss 18enne e Alin, uno dei complici appartenenti alla gang, si sente Federico parlare di un nuovo ragazzo, uno straniero di 17 anni, che aveva il compito di custodire la droga, che non lo convince affatto. Così il 18enne dice: “Mi sono un po’ stranito pensa che lo voglio fregare, che ci sia sotto qualcosa. Gli ho detto, se succede qualcosa ti sparo in faccia”.