Francia, Macron forza la mano sulle pensioni: manifestazioni di piazza e ritorsioni, il Governo è a rischio. Gli scenari.
Macron alle strette, la colpa è delle pensioni. In Francia si vuole alzare l’età pensionabile da 62 a 64 anni: una scelta che i francesi sembrano non condividere. Sono settimane che nelle strade impazza la protesta, malgrado questo Macron tiene la barra dritta in accordo con la Premier Elisabeth Borne.
Oltre i propositi e le promesse, ci sono gli scenari di Governo da valutare. La realtà è che gli equilibri, non solo per via del provvedimento, ma anche per le politiche migratorie e la scarsa iniziativa sull’ambiente, sono seriamente a rischio. La goccia che fa traboccare il vaso arriva poche settimane fa.
Macron forza la mano: la riforma pensionistica è legge
I sostenitori di maggioranza hanno prima detto di far passare il provvedimento per approvazione parlamentare, poi – in mancanza di numeri concreti – hanno ricorso al 49.3. Articolo che consente di far passare una legge per direttissima, bypassando il ruolo del Parlamento.
Scelta che mostra la fragilità del Governo francese e la posizione precaria di Macron che sembra non avere più i numeri dalla sua parte, ma le statistiche e i sondaggi sono l’ultimo problema: a tenere banco le manifestazioni di piazza. Il Primo Ministro francese parla di calma ed equilibrio da mantenere, ma la situazione nelle piazze è ben diversa.
La protesta non si placa: episodi di violenza a Faubourg Sant’Honorè
Più di 120 le persone fermate per violenze: aggressioni in prossimità di negozi e danni alle opere pubbliche. Clima rovente nei pressi di Faubourg Sant’Honorè. Il panorama è confuso: l’unica cosa chiara è il malcontento degli oppositori, ma anche della gente comune. Gli equilibri e le dinamiche politiche, in Francia, potrebbero subire uno scossone.
🔴 Des barricades sont construites à #Paris sur la Place de la #Concorde.
Tensions toujours en cours après l’usage du 49-3. pic.twitter.com/gKRXrS4CIW
— Clément Lanot (@ClementLanot) March 16, 2023
Anche perché le manifestazioni di insofferenza non accennano a placarsi. Le accuse di “dittatura” e atteggiamento “inqualificabile” da parte di Macron e Borne si susseguono. Prospettiva assai poco edificante anche in chiave europea dove il leader francese è attenzionato non solo per le scaramucce con la Meloni. L’atto di forza sulle pensioni non è piaciuto ai piani alti. Il rischio è che le ritorsioni, dentro e fuori la piazza, siano appena cominciate.