Una notte di Capodanno difficile da dimenticare in piazza Duomo, a Milano, ora parte il processo: il racconto delle giovani molestate sessualmente arriva a distanza di mesi dai momenti vissuti.
Piazza Duomo si trasforma e in una serata di Capodanno che saluta il 2021 e dà il benvenuto al 2022 c’è spazio per molestie sessuali in pieno centro. Le testimonianze per il processo sono partite, ora le ragazze raccontano quei terribili momenti vissuti.
Il processo è di fatto iniziato e ora avrebbe preso la parola una delle giovani che realizzò il video di una delle tante aggressioni che coinvolsero all’epoca diverse ragazzine in centro città. Proprio la giovane ha parlato di violenze sessuali subite da un’altra ragazza all’angolo con via Mazzini, sempre a Milano.
Capodanno da incubo, il racconto
Proprio l’episodio della 19enne sarebbe quello più brutale e grave accertato dal pubblico ministero Alessia Menegazzo e dalla Squadra mobile di Milano. L’inchiesta procede e ora emergono nuovi dettagli. “L’ho vista a terra seminuda, si teneva stretto addosso il giubbotto, aveva solo quello, era traumatizzata e piangeva, non si reggeva nemmeno in piedi per la paura. Ho provato anche a farle scudo con le braccia ma erano troppi, un branco di almeno una ventina“, ha spiegato.
Il processo avvenuto a Milano è a carico di diversi giovani, fra questi anche il 21enne Abdallah Bouguedra che è stato arrestato in seguito alle indagini. Il Comune di Milano si è costituito parte civile durante questo processo. La giovane ha partecipato all’udienza e raccontato quanto accaduto alla coetanea.
La giovane si è avvicinata, pensando stesse accadendo una rissa, ma poi mentre filmava l’episodio si è accorta di una giovane a terra. Le avevano tolto tutti i vestiti e abusavano di lei. “La sballottavano da un posto all’altro durante l’aggressione. Quando ho finito di fare quel video mi sono buttata dentro per cercare con le braccia di farle scudo. Non ce l’ho fatta“, ha confessato la giovane visibilmente provata.
L’importanza del video
Grazie alla testimonianza della ragazza, insieme al video, è stato così possibile aprire l’inchiesta e accertare le responsabilità. Davanti ai giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Milano, la giovane ha indicato l’imputato guardando l’album fotografico mostrato.
“Ho fatto partire il video per la rissa, poi quando ho visto la ragazza che veniva sballottata e toccata, ho stoppato la registrazione e mi sono buttata per aiutarla“, racconta la ragazza prima dell’arrivo della polizia. Un amico della vittima sarebbe stato testimone dell’accaduto. “Abbiamo allontanato due ragazzi che importunavano le nostre amiche, dopo sono arrivati in 30. Sono riuscito ad aiutarla ma in un attimo mi sono trovato distante da lei“, ha raccontato il giovane.