Pierluigi Concutelli, addio al terrorista nero che uccise il Giudice Vittorio Occorsio. L’uomo aveva 79 anni, è morto nella sua abitazione.
Addio a Pierluigi Concutelli, una delle figure più controverse e influenti della cronaca nera. Terrorista nero per esigenza – come era solito dire – perchè occorreva, secondo lui, prendere posizione. La lotta armata era, stando al suo modo di intendere la vita, un buon sistema.
Condannato all’ergastolo per la morte del Giudice Occorsio – “Quello che voleva tagliare fuori tutti i fascisti dal sistema” – ha visto la sospensione della pena nel 2011 per motivi di salute. L’uomo ha proseguito ai domiciliari, presso la sua abitazione di Roma, fino alla dipartita delle ultime ore. Si chiude una pagina di storia lunga quasi vent’anni che ha visto Concutelli barcamenarsi fra Giustizia e identità.
Pierluigi Concutelli, morto il noto terrorista nero: aveva 79 anni
Gli ideali mai abbandonati, avevano soltanto fatto posto ad altro. Nel DNA della politica odierna, secondo Concutelli, c’era bisogno di rinnovamento: da qui l’esigenza di costituire un altro Ordine Nuovo per rimettere in piedi determinati meccanismi. Con lui l’ex Parà Gianfranco Ferro: un altro per cui il prezzo della rivoluzione si paga con il sangue. Versato fin troppo negli anni Ottanta e anche oltre.
Il “nuovo” progetto politico è naufragato e Concutelli vive la seconda parte della propria vita a inseguire qualcosa che non c’è più: la politica si fonda ormai solo sul business. Gli affari – e le minacce – non si fanno per strada, ma con una penna. Gestire gli incartamenti non ha mai fatto per lui, non per ignoranza: proprio per scelta.
L’Ordine Nuovo e l’utopia del Comandante: dagli ideali alla lotta armata
Non si sentiva un gestore, amava al contrario definirsi pieno d’iniziativa. Anche se, spesso, voleva dire inserire qualcuno sulla lista nera. Un taccuino entro cui finirci non era certamente rassicurante. Ha sempre pagato i suoi debiti, scontato le pene, senza sotterfugi ed escamotage. A chi gli offriva l’opportunità di pentirsi rispondeva: “Non è nella mia natura”.
Quel corso degli eventi che oggi ha trovato il suo epilogo, ma non la parola fine nei libri di storia. Diversi capitoli lo riguardano, più bui di altri, come tante pagine della parabola italica tra sogno, incertezza e utopia. La follia fa da cornice, nel caso di Concutelli è stata (anche) una compagna di vita.