Indagini in corso dopo l’omicidio dello chef Manuel Costa. Spunta una traccia audio nella quale la vittima spiegherebbe i problemi con un ex socio.
Un affare da circa 100mila euro al quale aggiungere altri 5mila per pagare i food blogger. Emergono nuovi dettagli sull’audio inviato dalla vittima, pochi giorni prima della morte, in merito agli attriti con l’ex socio. Manuel Costa è un 41enne trovato senza vita all’interno di un’autovettura in via Sommelier, nel quartiere Esquilino, a Roma.
La morte di Manuel Costa, chef ucciso dal 43enne Fabio Giaccio, ci sarebbe la gestione di uno dei locali accanto all’Osteria degli Artisti. Si tratta di una pizzeria, il Metropolis, luogo di fronte al quale l’uomo sarebbe stato trovato senza vita.
Nuovi dettagli sul caso
La traccia audio dello chef risale a pochi giorni prima della morte e potrebbe rappresentare un elemento importante ai fini investigativi. “Noi ci eravamo messi d’accordo che a maggio mi avrebbe dato 100mila euro. Ma mo’ sti 100mila euro non me li dà finché non lo metto in condizioni di aprirlo. Io gli ho detto non è che dipende da me, dipende da te“, si ribadisce nel messaggio.
A riportare la notizia è Repubblica. Giaccio avrebbe prima chiesto a Costa di riavere 30mila euro spesi durante i mesi in cui aveva gestito il Metropolis, poi si sarebbe raggiunto un accordo e infine la tragedia. Le ipotesi sul caso riguardano anche la camorra, specialmente sul fronte della provenienza dei soldi per l’investimento.
Il messaggio inviato da Costa ad un amico racconta l’incontro che l’uomo avrebbe avuto con il fratello di Giaccio, persona che a breve parlerà con gli inquirenti e risponderà alle domande. “Mi ha rincastrato il fratello di Fabio, che mi stanno a fa tutte cose e proposte. Te damo i sordi però prima apri il locale. Fra un mese se il locale lo fai funzionare…allora ti diamo i soldi. Io gli ho detto senti: l’ultima volta ha preso, mi ha mollato le chiavi e se n’è andato via“.
Problema locali in gestione
La proposta sarebbe arrivata allo chef da due fratelli casertani che avrebbero parlato di prendere in affitto il Metropolis, investendo circa 100mila euro. Proprio Giaccio lo avrebbe avuto in gestione dallo scorso mese di giugno, andando via a dicembre e chiedendo allo chef una somma pari a 30mila euro.
Emergono anche altri messaggi, tutti con toni non giudicati dalla vittima come allarmanti. Nei contenuti trovati sul telefono si evidenzia un quasi accordo trovato con i fratelli Giaccio. Lo chef gestiva oltre al Metropolis altri due locali, un salone di barbiere (fallito) e l’Osteria degli Artisti e aveva deciso cambiare vita dopo aver scontato una ultima pena in carcere. Ancora tanti i dubbi sul caso, non mancano i lati oscuri e da chiarire sulla vicenda.