Inchiesta Prisma, la Juventus prende tempo. Il prossimo 27 marzo il primo atto ufficiale di un’indagine sempre più ingarbugliata.
Inchiesta Prisma, si entra nel vivo. Il TAR del Lazio rappresenta l’unica speranza dei bianconeri. Sotto esame i documenti scambiati nell’aprile del 2021 tra Covisoc e FIGC su operazioni di mercato sospette. Le accuse alla Juventus incrociano Giustizia Sportiva e Ordinaria che non vanno di pari passo, ma agiscono simultaneamente.
Per questo ora la Vecchia Signora punta alla rimozione della penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Lega per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario e le regole di mercato. Inclusa l’alterazione dei bilanci attraverso plusvalenze fittizie. Alcuni vizi di forma sarebbero l’escamotage su cui i bianconeri vorrebbero approntare la propria difesa, una situazione in divenire che per il momento avrebbe portato il TAR al riesame della documentazione presente. Ancora tempo, dunque.
Inchiesta Prisma, le carte che potrebbero “salvare” la Juventus
Intanto Cristiano Ronaldo il prossimo 17 marzo sarà a Torino per deporre la propria versione dei fatti. Altro tessera importante in un mosaico di parole sempre più complesse e probanti che fanno il paio con le dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane dall’ex consigliera Marilungo. La strada resta in salita, ma non è detto che sia troppo tardi per avere uno spiraglio di luce. Almeno sul piano sportivo. Sicuramente le dichiarazioni, in taluni casi, sono schiaccianti.
Ci deve, però, essere riscontro nei carteggi. Questo si starebbe valutando: se quanto dichiarato finora coinciderebbe con quanto emerge dagli incartamenti. Alla ricerca – per l’impianto difensivo della Juventus – di vizi di forma che potrebbero cambiare tutto. Citando La Gazzetta dello Sport: “Non si tratta propriamente di un gol bianconero, ma quasi. La vicenda è come se fosse al controllo VAR”. Il cui esito potrebbe cambiare il destino di molti non solo nella Juventus. Il campo, intanto, mostra una squadra compatta che non sempre riesce a tenere la barra dritta: il fisico è sul rettangolo verde, ma la testa inevitabilmente è altrove.