Elly Schlein risveglia il Partito Democratico, cala Conte. Meloni non perde un punto: i nuovi scenari della politica.
Partito Democratico, effetto Schlein: l’elezione della nuova Segretaria sembra ridare fiducia agli elettori. La compagine progressista torna al 19%, secondo posto in termini di consensi. Scende il Movimento Cinque Stelle, i pentastellati frenano al 15,3% perdendo quasi un punto e mezzo in percentuale. Il Terzo Polo (Renzi e Calenda) rosicchia qualcosa in termini di consensi arrivando all’8%. La chiusura di Schlein a una possibile alleanza ha centrato la posizione del partito, che poi rappresenta la fusione fra Azione e Italia Viva.
In calo notevole, invece, il sodalizio a Sinistra Fratoianni-Bonelli che tocca il 3% netto mentre qualche settimana fa raggiungeva il 3,8%. Qualche punto in meno verosimilmente a indirizzo del “nuovo PD” a trazione sinistra. Effetto negativo anche per Emma Bonino, con +Europa che resta al 2,1%. Resta da capire quali siano le velleità della formazione che vede l’ex Radicale in prima linea. Rimane stabile, invece, Fratelli d’Italia al 30,7%.
La vicenda Cutro non si è rivelata un boomerang per Giorgia Meloni che tiene salda la propria leadership, anche come segnale agli alleati di Governo: la Lega si attesta all’8,8%. Segue Forza Italia al 6,6%. Il piano per Elly Schlein è chiaro: aumentare la visibilità e favorire il consenso. Non a caso ha riaperto le iscrizioni al Partito nei circoli, la manifestazione di Firenze – contro i pestaggi avvenuti di recente di fronte al noto liceo Michelangelo – ha siglato i nuovi equilibri dell’opposizione, con Landini e Schlein a supporto ideale di Conte, pur rimanendo distanti su alcuni temi.
Arriva anche il plauso di Bonaccini, l’ex candidato Segretario afferma: “È finito il tempo delle liti, bisogna andare tutti dalla stessa parte. Indossiamo la stessa maglia”. Fine delle frizioni, dunque. Rinnovamento, volontà e lavoro. Facile a dirsi, meno a farsi. Il tempo non manca, ma importanti saranno i temi da toccare. La diatriba sul nuovo Reddito Di Cittadinanza è appena cominciata: le frizioni dovranno determinare la linea delle opposizioni. Anche perchè Meloni tiene la barra dritta.
Lo stesso vale per il Superbonus e altri provvedimenti. Senza contare la diatriba in essere sulla gestione migratoria: Cutro, più per le opposizioni che per la maggioranza, sarà lo spartiacque tra passato e presente. La maggioranza deve risolvere sul piano deontologico, con le dichiarazioni di Piantedosi a tenere banco. L’ago della bilancia è labile. La maggioranza appare salda, ma gli equilibri possono essere mutevoli. Come conferma il trend del PD.
L’ingresso di marzo avvia la politica italiana nella seconda parte della stagione e la storia insegna che l’avvento dell’estate non è sempre stato – almeno nel recente passato – rassicurante. La crisi Mojito e il crack Papeete – con i No Tav a fare da cornice – insegnano. Conte, ora, è dall’altra parte ma la nuova visione, con Schlein a corroborare determinate logiche, potrebbe prendere il sopravvento. Non ci sono motivi per pensare a una nuova crisi di Governo, semmai per gettare le basi in vista di un riassestamento.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…