Mario Balotelli nel caos a Sion. La squadra non sta passando un bel periodo e l’ex Inter e Milan finisce al centro delle polemiche.
Mario Balotelli alle prese con i soliti problemi: ci era già passato a Brescia. Appena arrivato sembrava rinfrancato, poi il malumore e la condotta altalenante hanno preso il sopravvento. L’attaccante è stato al centro di numerosi battibecchi con Cellino. Il culmine è stato a Capodanno di qualche anno fa, la notte di San Silvestro fece un incidente davanti al cancello di casa propria riducendo all’essenziale una 500 Abarth, veicolo portato via successivamente dal carro attrezzi.
Quella la goccia che fece traboccare il vaso: la società comincia a non vederlo di buon occhio. Le mancate convocazioni, i tira e molla al campo di allenamento, fino all’inevitabile cessione. Un epilogo analogo a Monza, poi l’approdo in Turchia (litigio anche con Montella) e l’arrivo in Svizzera. Sta succedendo lo stesso, solo che stavolta non sembra essere soltanto colpa sua.
Balotelli, siamo alle solite: nuovi problemi con il club, cosa succede a Sion
La sostanza, però, non cambia: l’ex nerazzurro e rossonero si ritrova al centro della diatriba societaria. I tifosi non sembrano più amarlo come un tempo: è lui a essere tra i più contestati per il cammino attuale del Sion che sembra essere ben al di sotto delle aspettative. L’ultimo exploit in campo, durante l’ultima partita: uno striscione esplicativo “Balotelli regalo avvelenato”.
L’impressione è una soltanto: “È venuto qui per fare quello che vuole”, dicono i supporter. Non ci metterebbe abbastanza impegno, supporto e passione. C’è davvero poco da fare. Non resta che aspettare che le acque si calmino, anche se appare davvero difficile. Almeno quanto trovare mercato: le squadre disposte a volerlo ci sarebbero anche.
In Italia, poi, dove lui vorrebbe tornare, qualche compagine ci sta pensando. Il problema è che non soddisfano le sue ambizioni: vorrebbe un grande club, ma tutto non si può avere. Quel che è certo è che Balotelli rischia di rimanere “sedotto e abbandonato” ancora una volta.