Daniele Scardina pronto a fare la differenza. Il pugile potrebbe riprendersi dal coma, segnali incoraggianti confermano la lenta ripresa.
Daniele Scardina ci crede. Un popolo è con lui. Il pugile lotta tra la vita e la morte dopo essere finito in coma da qualche giorno: la causa di tutto un malore durante l’allenamento nella palestra di Buccinasco. Poi la corsa in ospedale – l’Humanitas di Milano – le cure e un intervento alla testa perfettamente riuscito.
Ora, come ha detto il manager, è il momento dell’attesa: probabilmente il pugilato resterà un ricordo, per lui che ci aveva basato una vita, doveva combattere per i Medio Massimi. La prossima volta guarderà i video degli incontri migliori, adesso conta altro: alzarsi da quel letto d’ospedale. Il ragazzo è forte, 30enne dalla scorza dura – come hanno detto i medici – ma il bollettino procede con calma.
Scardina migliora di giorno in giorno: come sta il pugile
Stazionario ma con molte possibilità. O meglio: più dei giorni scorsi. Il noto sportivo, infatti, sembrerebbe – questo emerge dalle ultime ricostruzioni – rispondere agli stimoli. L’encefalogramma migliora sempre più. Sembra che risponda ulteriormente con le parti del corpo. Avrebbe mosso la lingua e il braccio. Presto per gridare allo scampato pericolo, ma è già qualcosa. Molto per uscire – almeno parzialmente – dall’ansia: stato che attanaglia i suoi cari e anche gli appassionati.
Il messaggio di Diletta Leotta ha colpito moltissimi, ma non è l’unica celebrità accanto al campione: la forma smagliante ora non conta. Serve disciplina e costanza. Quella che molte volte ha messo sul ring. Insieme alla pazienza – tanta pazienza – e abnegazione. Comincia un secondo tempo con cui fare i conti, in attesa del risveglio. L’agonismo non farà più parte della vita del ragazzo, ma ci saranno altre situazioni. Non è finita, anzi la parte più importante comincia adesso. Scardina reagisce: il gong non è ancora suonato. E menomale.