Serie A, il mercato tiene banco tra sport e Giustizia: assolti De Laurentiis, Lotito e Galliani dall’accusa di falso in merito alle fatture.
Il mercato non si ferma e neppure le inchieste correlate. Il Tribunale di Napoli stava indagando da anni su un filone congiunto, diverso dall’inchiesta Prisma portata avanti dalla procura di Torino, durato più di 10 anni. L’argomento? Le fatture false di alcuni presidenti che avrebbero emesso negli anni in relazione a determinate operazioni di mercato.
Nel mirino De Laurentiis, Lotito e Galliani. Molti i trasferimenti sotto la lente di ingrandimento. Coinvolto anche l’ex Chievo Campedelli: l’iter giudiziario si conclude con l’assoluzione di quasi tutti gli imputati. Resta solo Alessandro Moggi per via di una consulenza fallata ai tempi di Ezequiel Lavezzi al PSG.
Serie A, chiuso il caso fatture false: tutti i verdetti
Per il Pocho, invece, è scattata la prescrizione. De Laurentiis e gli altri, dunque, escono trionfanti da questa diatriba. Ora a tenere banco sarà il resto: l’inchiesta Prisma. Da Milano a Torino, ma la sostanza non cambia. O meglio: il filone è simile, le conseguenze potrebbero essere diverse.
In ballo l’attendibilità delle plusvalenze fittizie, metodo che potrebbe (resta tutto da dimostrare a partire dal 27 marzo prossimo) aver usato la Juve negli anni scorsi. Mercato falsato e bilanci gonfiati: nel calderone anche il Napoli di De Laurentiis che, però, non risulta essere parte attiva in questa situazione.
Sorridono De Laurentiis, Lotito e Galliani. Non c’è pace per Agnelli
Anche le intercettazioni in merito alla questione Osimhen hanno evidenziato che, nel caso del Napoli, il passaggio dal Lille è stato figlio del libero mercato e di nessuna alterazione dello stesso. Il meccanismo, pertanto, funziona: non possono dire lo stesso alla Juventus, le cui deposizioni di ex dirigenti – fra cui l’ex consigliera Marilungo – stanno piovendo addosso come una valanga.
Gli avvocati bianconeri pronti alla strategia difensiva, ma le prospettive sembrano tutt’altro che rassicuranti. Un primo filone si è chiuso: le fatture non sono più un problema, la eventuale contraffazione sì. Agnelli e soci dovranno difendersi dalle accuse di falso in bilancio e aggiotaggio. Se Gallini, De Laurentiis e Lotito tirano un sospiro di sollievo, l’ex Presidente della Juventus – così come Nedved e Paratici – resta ancora con il fiato sospeso.