Daniele Scardina lotta contro il coma. La sua battaglia più grande è fuori dal ring: non si placano i messaggi di amici ed estimatori.
Daniele Scardina non molla. La sua battaglia contro il coma prosegue. Il ragazzo è ricoverato all’Humanitas di Milano dopo un malore accusato nei giorni scorsi che ha portato a un intervento d’urgenza alla testa. Ora si attende e si spera, dopo l’operazione – perfettamente riuscita – la prognosi resta ancora riservata. In coma Daniele vede idealmente sfumare i suoi sogni: addio al pugilato, era arrivato fino ai Medio Massimi, e una carriera da reinventare. Pensieri e parole che, si spera, verranno dopo.
Ora deve soltanto riaprire gli occhi e stare bene. Se lo augurano i tifosi, ma anche gli estimatori o semplicemente chi l’ha visto una volta soltanto. Avrebbe dovuto gareggiare ancora il 27 marzo: combattimento a Milano per un altro possibile successo. Poi l’imponderabile, la perdita di coscienza, i soccorsi immediati e la vita appesa a un filo. Nessun colpo proibito – fa sapere il manager – ma consola poco.
Daniele Scardina in ospedale: i messaggi d’affetto per il pugile
King Toretto deve svegliarsi: lo chiedono in molti anche sui social. Da Milly Carlucci – ha partecipato alla trasmissione della donna, Scardina se la cava bene anche come ballerino – che scrive “Combatti come sai fare tu”, a Zaniolo e Giles Rocca. Tutti stretti attorno al campione in un unico, ideale abbraccio.
Pronti a ripartire insieme, ma il passo più grande deve compierlo lui. Non è detto che sia facile, sicuramente non è impossibile. Ecco perché nessuno ancora si rassegna: sperano nel colpo dell’ultimo minuto. Il 30enne ha insegnato a tutti che è possibile ristabilirsi, anche quando si è alle corde.
Ora deve dimostrarlo una volta di più. Lo incoraggiano gli altri, tweet che toccano il cuore: energia positiva che viaggia, speranze che aumentano. Non è ancora tempo di KO tecnici. Occorre pensare al futuro prossimo, possibilmente con Scardina pronto a riprendere in mano la propria vita e non i guantoni: il colpo di grazia contro il malore. Un ultimo, unico e inimitabile, gancio destro.