Maurizio Costanzo, l’ultimo saluto al giornalista. Alle 15.00, presso la Chiesa degli Artisti a Roma, i funerali: presenti amici e colleghi.
Maurizio Costanzo, l’ultima volta. I funerali del giornalista, presso la Chiesa degli Artisti a Roma, scandiscono il pomeriggio più triste per molti. Chi l’ha conosciuto e chi gli ha voluto bene si è recato nei giorni scorsi alla Protomoteca per la camera ardente in Campidoglio. C’era veramente bisogno di un ultimo abbraccio.
La passerella di volti noti non ha risparmiato le polemiche: selfie a Maria De Filippi, da parte di chi ha scelto – volutamente – di mettere il rispetto e la compostezza in secondo piano persino di fronte al dolore di una vedova. Anche se donna di spettacolo, la tristezza non le è immune.
Maurizio Costanzo, l’ultimo saluto nella Chiesa degli Artisti
Dettagli a fare la differenza: nelle parole, nelle scelte. Le rose copiose posate sulla bara per l’ultima volta. La cartellina dei 40 anni del Costanzo Show: storia che si fonde con la contemporaneità. E poi tutti, anche alle esequie, da Gerry Scotti a Paolo Bonolis. Fino a Carlo Conti, Mastandrea e Fiorello.
Lui che la mattina, nel corso di Viva Raidue, ha regalato un’altra emozione toccante agli estimatori facendo rivivere i momenti più belli passati con Costanzo. C’è la voglia di non dimenticarlo mai, sarà impossibile rimuoverlo dalla mente per molti. In primis quelli a cui ha insegnato praticamente tutto: da Fazio a Pierluigi Diaco.
L’iniziativa del Parioli
L’ultima volta insieme, per dire un addio che non vuole uscire. Perdere certe persone è più difficile: sembra non essere mai il momento giusto. Non lo è mai per nessuno, eppure arriva. Nel caso di Costanzo è giunto con un garbo fuori dal comune. Nessuno sapeva niente, se non i parenti più stretti, fino al momento decisivo.
Quello in cui ha salutato tutti, lanciando idealmente la sigla e chiudendo – una volta per tutte – il sipario: quello del Parioli, dove sarebbe dovuto tornare ad aprile, per registrare nuove puntate, e che ora dovrebbe essere dedicato a lui. Questo è quello che vorrebbero tutti: un ultimo segno di riconoscenza per una personalità, davvero, senza tempo.