Ezio+Capri%2C+chi+%C3%A8+%26%238220%3Bil+Califfo%26%238221%3B+dell%E2%80%99ATAC+%7C+Perch%C3%A8+%C3%A8+stato+condannato+a+due+anni+di+reclusione
freeit
/2023/02/24/ezio-capri-chi-e-il-califfo-dellatac-perche-e-stato-condannato-a-due-anni-di-reclusione/amp/
Cronaca

Ezio Capri, chi è “il Califfo” dell’ATAC | Perchè è stato condannato a due anni di reclusione

Published by
Andrea Desideri

Ezio Capri, per tutti “il Califfo”: merito di Franco Califano, ma l’uomo non canta bensì lucra. La truffa dei parcheggi ATAC è opera sua.

“Una storia disonesta”, cantava Califano. Questi versi probabilmente sono l’unica cosa in comune tra il compianto cantautore ed Ezio Capri – 58 anni – ex autista ATAC che il cantautore avrebbe voluto farlo, ma ha preferito prendere altre strade. Quelle che hanno portato alla reclusione: l’uomo, infatti, è stato condannato a due anni con l’accusa di peculato.

Ezio Carpi, chi è il Califfo dell’ATAC (ANSA)

La storia di Capri, però, comincia da molto prima. Precisamente nel 2014, quando in forza all’ATAC, è stato scoperto nei più celebri night club della Capitale a cantare le più belle canzoni di Franco Califano. Da qui il soprannome Califfo. Nulla di strano, se non fosse che l’uomo risultava essere in malattia. Viene indagato, quindi, per truffa aggravata: accusa dalla quale, dopo un lungo dibattimento penale, è stato prosciolto.

Ezio Capri, “Il Califfo” che truffava l’ATAC:

Il tempo passa e, fra una nota e l’altra, arriviamo al 2018: Capri, stavolta, è capo servizio al parcheggio di Piazzale dei Partigiani. Impiego che l’uomo gonfiava di proposito. In 3 mesi è riuscito a mettere insieme 1500 euro – rigorosamente in nero – approfittandosi della buona fede degli utenti. Li costringeva a pagare la sosta in contanti.

L’uomo condannato per peculato (ANSA)

L’azienda – spiega La Repubblica – si è accorta del misfatto non appena sono pervenuti i rendiconto mensili degli introiti: la frizione nello stesso periodo, rispetto all’anno precedente, ha insospettito i dirigenti. Dopo il licenziamento, Capri non ha fatto altro che denunciare l’azienda: le conseguenze sono una condanna per peculato, il cui primo grado di giudizio ha portato all’emissione della pena detentiva.

Due anni apparentemente molto lunghi: si potrebbe dire “Tutto il resto è noia” – citando il Califfo, quello vero – ma non è ancora finita. Il braccio di ferro legale tra le parti prosegue. Capri sembra essere disposto a ricorrere in appello, ma le possibilità di aggiudicarsi il ricorso sembrano essere minime. A questo punto – restando in tema di cover eccellenti – Ezio Capri potrebbe perdere definitivamente “La sua libertà”.

Recent Posts

Riduzione della pensione di reversibilità: il motivo che trascuriamo tutti e rende impossibile rimediare

Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…

3 settimane ago

Mangiare Bene e Salvaguardare l’Ambiente oggi è possibile? Ecco come fare!

Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…

3 settimane ago

RC Auto a prezzi stracciati, esiste un trucco per pagare davvero poco

RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…

2 mesi ago

Nessun dubbio, ecco quale sarà il capo di abbigliamento più usato durante l’autunno

Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…

2 mesi ago

WhatsApp, spunta una funzione segreta: quasi nessuno la conosce!

WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…

2 mesi ago

Costa solo 1 euro ed è l’oggetto dei desideri dei clienti Ikea, acquistalo subito

Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…

2 mesi ago