L’AgCom piomba sul Festival di Sanremo. La kermesse canora è oggetto di discussione per questioni contrattuali: gli scenari.
Se ne parlava già in conferenza stampa nella giornata che precedeva la finale, ora il dubbio diventa realtà: Sanremo aveva un accordo con Meta? La società di Mark Zuckemberg è privata ed è sembrata essere non protagonista, ma molto presente nell’ultima edizione del Festival.
L’account Instagram creato in diretta ad Amadeus, le dirette fatte nel corso della serata dal Direttore Artistico e Chiara Ferragni, la reiterazione costante della parola “follower” – termine che indica chiaramente il social – senza contare il traffico di telefonini passati di mano in mano ai vari conduttori.
AgCom a gamba tesa sul Festival: i motivi dell’indagine
Tutta questa pubblicità a Zuckemberg chi la paga? E soprattutto: ci sono accordi che certificano tutto questo? Lo hanno chiesto ad Amadeus in sala stampa senza dargli troppo peso: lo stesso Direttore Artistico ha glissato astutamente dicendo che non sa neanche accedere su IG. Era “ospite” – ha usato questo termine – del profilo di sua moglie Giovanna Civitillo prima che raggiungesse i due milioni di follower grazie al profilo creato in diretta da Chiara Ferragni.
Quella che sembrava essere un’astuta trovata autoriale rischia di diventare un’arma a doppio taglio: la Rai potrebbe prendere una multa molto salata per pubblicità occulta. Le cose sono due – senza alcun riferimento alla canzone sanremese – se c’era un accordo tra Rai e Meta, l’azienda avrebbe dovuto mettere al corrente gli abbonati con inserimenti di banner promozionali che avvisavano il pubblico della presenza di “prodotti da promuovere”.
Amadeus a rischio
La famosa dicitura che, ogni tanto, si trova anche nel programma di Amadeus “I Soliti Ignoti”. Se “non sono stati inseriti oggetti ai fini promozionali” – per usare una semicitazione – il problema si pone e anche bello grosso: ci potrebbe essere un danno erariale non indifferente. Su questo indaga l’AgCom.
In un senso o nell’altro, la Rai non è messa benissimo e questo potrebbe ricadere sulla presenza di Amadeus al Festival del prossimo anno: “Sono come un allenatore di calcio – aveva detto – se reputeranno di dovermi esonerare andrò via avendo fatto il massimo. L’importante è agire secondo le proprie idee, altrimenti rischi di sbagliare due volte. In primis perchè hai agito con le idee di un altro e poi perchè fai qualcosa che non senti tua rischiando anche la reputazione”. Stavolta, però, un consiglio da qualcuno poteva farselo dare. Il pubblico è dalla sua parte, ma quando in gioco entrano aspetti legali – spesso – non basta neanche lo Share.