Un nuovo attacco informatico ha colpito l’Italia: chi sono i No Name, da dove arriva e chi è stato maggiormente colpito.
L’Italia è finito sotto l’occhio del ciclone degli hacker che hanno attaccato alcuni siti istituzionali e alcuni anche aziendali. Arriva anche in prima linea la rivendicazione del gruppo che ha fatto partire un attacco simultaneo.
La risposta è evidente e arriva dopo l’incontro fra il presidente italiano e quello ucraino Zelensky avvenuto di recente a Kiev. Pieno sostegno per l’Ucraina e conseguenti disagi provocati al Governo guidato da Giorgia Meloni.
Chi sono i No Name
NoName 057(16) è tra i gruppi russi più attivi nella cyberguerra che avviene di pari passo con la in conflitto in Ucraina in corso da circa un anno. Fondato a marzo 2022, a distanza di circa un mese dall’inizio della guerra, ha preso piede dopo l’ingresso dei carri armati russi a Kiev. Nel mirino i Governi che hanno supportato quello ucraino: per l’Italia è la prima volta.
Si registrano simili episodi per Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia e Slovacchia. Non si tratta in ogni caso di episodi di hackeraggio isolati, lo scorso aprile 2022 il gruppo Killnet aveva preso di mira siti di Senato, ministero Esteri e quello della Difesa. Un attacco piuttosto simile rispetto a quello accaduto durante la giornata di mercoledì 22 febbraio 2023 da parte di No Name.
Chi è stato colpito
Un gruppo di hacker russi ha rivendicato l’attacco informatico subito dall’Italia. Si tratta di un episodio che arriva all’indomani della visita e delle parole di Giorgia Meloni dopo l’incontro con Volodymyr Zelensky. Sotto la lente d’ingrandimento sito ministero della Difesa e quello degli Esteri, carabinieri, banca Bper e la società A2a. Dalle informazioni raccolte ci sarebbero problemi ai siti istituzionali sul fronte degli accessi.
Il gruppo autore dell’attacco si chiama NoName 057(16). Sui siti delle aziende non si registrerebbero problemi durante gli accessi, cosa invece riscontata per i canali istituzionali. La rivendicazione da parte del gruppo è giunta su Telegram, ma non si escludono nuovi attacchi durante le prossime ore.
L’offensiva si chiama DDoS (Distributed Denial of service attacck) e consiste nel far collassare i server mediante richieste parziali con migliaia di tentativi di accesso in simultanea. Messaggi condivisi sui social con l’immagine di un orso che schiaccia con una zampata la bandiera italiana.