Migliaia di utenti minacciati da una nuova truffa INPS: c’è chi finge di essere l’ente. Cosa bisogna fare se arriva questo messaggio?
Il web sa essere una inesauribile fonte di risorse. Spesso e volentieri quando abbiamo bisogno di qualcosa, anziché chiedere a qualcuno, il nostro primo consulto lo affidiamo alla sterminata risorsa internet. Basta una semplice ricerca per trovare le informazioni che desideriamo o se non altro per essere indirizzati a quella che può essere la soluzione che necessitiamo. Questo di certo può essere un meraviglioso uso del web, ma allo stesso tempo come è risaputo, le insidie che nasconde sono numerosissime, all’ordine del giorno e anche sotto gli occhi di tutti.
E spesso queste truffe si mascherano dietro alcune enti che prendiamo sempre con molta fiducia, uno di questi è l’INPS. Sta infatti diventando davvero virale e diffusissima un tentativo di frode da parte di alcuni furbetti che, fingendosi l’ente, provano a frodare gli ignari utenti. Purtroppo, è una minaccia che si sta diffondendo a macchia d’olio e le segnalazioni sono davvero numerosissime. Ma come si manifesta questo tentativo di truffa? E come bisogna fare per accorgersene?
Ciò che deve essere sempre chiaro e ripetuto fino all’ultimo filo di voce, che se in qualsiasi forma, che sia in formato sms, e-mail, o anche telefonate, non bisogna mai fornire dati personali. E soprattutto, quando si tratta di un messaggio testuale, non bisogna mai cliccare alcun link. È quanto sta accadendo con una nuova truffa INPS che sta inondando centinaia di caselle di posta. Una fantomatica mail che si palesa come l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, sfruttando il momento economico delicato, comunica allo sfortunato utente di aver diritto ad un rimborso di 715,00 euro di contributi. Ovviamente, c’è chi potrebbe cascarci, e viene chiesto di cliccare un link all’interno del corpo della mail.
Tale comunicazione arriva in maniera fraudolenta appropriandosi del logo e dati istituzionali dell’ente. Se si dovesse cliccare tale link, si verrebbe indirizzati ad una pagina in cui sarebbe possibile inviare comunicazione di diritto al rimborso, ma così facendo si inserirebbero dati sensibili. Tali dati poi, non farebbero altro che finire nelle mani dei truffatori per farne uso illecito. Tentativi di phishing, che vanno subito bloccati indicando la mail come indesiderata, bloccando la casella dalla quale arriva, e se è il caso, segnalare immediatamente alla polizia postale. Tali truffe sono sempre più frequenti, ed i casi in cui alcuni utenti ci cascano, purtroppo non sono così sporadici.
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