Il 16enne trovato morto carbonizzato è Ayman Serti. E’ giallo sul decesso del giovane di origini marocchine. La famiglia esclude il suicidio. Si indaga sul messaggio trovato sullo smartphone della vittima
Il corpo semicarbonizzato di Ayman Serti giaceva nella piazza del piccolo paese di Merì, in provincia di Messina. Il cadavere del 16enne di origini marocchine rinvenuto nella tarda serata di giovedì scorso di fronte al campo sportivo era senza identità fino a poche ore fa.
Le indagini dei carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, (Messina) hanno portato al ritrovamento di un messaggio sul cellulare del minorenne. Si indaga sul motivo del decesso di Ayman Serti e sulle ultime ore di vita del giovane. Nel frattempo sarà l’autopsia, disposta dal procuratore Dora Esposito, a svelare la verità anche se dai primi accertamenti sul cadavere non sarebbero state solo le fiamme a causare la morte.
Mentre le indagini sul corpo carbonizzato proseguono, a un esperto informatico è stato affidato lo smartphone del 16enne, ritrovato sull’asfalto perfettamente integro. Si aspetta, quindi, il contenuto dei messaggi e delle ultime chiamate in entrata e in uscita che saranno estrapolati dal consulente tecnico.
A raccontare le ultime ore di vita di Ayman Serti è stato il fratello maggiore Ayoub che spiega come quella sera di giovedì i due fratelli avevano deciso di cenare insieme. Così il 16enne aveva proposto di andare a comprare le pizze ma, verso le 19:40 lo stesso avrebbe ricevuto un messaggio ambiguo dal quale ancora non si conosce il contenuto.
Dopo l‘arrivo del messaggio, Ayman avrebbe riferito al fratello di avere fretta, per via di un appuntamento. Il giovane studente è andato in una pizzeria del paese, ha ordinato tre pizze incitando il titolare a far presto e spiegando che sarebbe passato successivamente a ritirarle.
Da quel momento nessuna traccia di Ayman. Così la famiglia, non vedendo arrivare il 16enne prova più volte a contattarlo sul cellulare ma senza ricevere alcuna risposta. A quel punto, il fratello maggiore, Ayoub, si reca di persona in pizzeria. Qui il cameriere riferisce che Ayman non è più passato per ritirare le pizze.
Dopo il ritrovamento del cadavere del giovane Ayman Serti, gli uomini dell’Arma dei carabinieri intervenuti sul posto, avevano pensato a un suicidio. La famiglia del 16enne, però, esclude questa ipotesi. L’avvocato Giuseppe Coppolino, legale della famiglia Serti, ha dichiarato in merito: “Non si è suicidato. L’hanno ucciso”.
Ayman si era iscritto all’istituto professionale per l’industria e l’artigianato di Barcellona Pozzo di Gotto ma a ottobre scorso aveva cambiato istituto, trasferendosi in un’altra scuola sempre di Barcellona. Nella nuova scuola, il 10 febbraio, lo studente avrebbe subito una sospensione a causa di un litigio con un compagno. Dall’istituto scolastico, però, i docenti affermano che Ayman ha sempre avuto un comportamento educato e rispettoso.
Il 13 febbraio ottiene il nulla osta e si trasferisce all’istituto “Fermi” di Barcellona Pozzo di Gotto. Ed è proprio in queste ore che gli inquirenti stanno interrogando sia i compagni di scuola e i docenti, che gli amici del giovane. Nessuna pista è esclusa. Secondo i commenti dei cittadini di Merì, Ayman era un ragazzo tranquillo.
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