Antonio Conte resta in Italia: non torna nel Regno Unito l’allenatore degli Spurs. I tifosi già immaginano scenari di mercato.
Antonio Conte non chiude la valigia. L’allenatore del Tottenham resta in Italia dopo la parentesi negativa a San Siro. Il Milan vince con una rete di Brahim Diaz e mette un altro tassello importante sul proprio cammino europeo. Quello che ci voleva per ritrovare motivazione e certezza. In tutt’altra situazione Antonio Conte: il contratto con gli inglesi scade a giugno, ma il rinnovo non appare così scontato.
“C’è tempo” – fa sapere l’entourage del tecnico salentino – ma le cose stanno diversamente. Ovvero che il tempo non vogliono trovarlo. La società britannica sta seriamente pensando di non rinnovare il contratto all’allenatore dopo l’atteggiamento altalenante della squadra. Una volontà, quella del club, di andare oltre e cercare una soluzione, diversa.
Antonio Conte non parte per l’Inghilterra: il motivo
Molto ha influito anche l’atteggiamento sul mercato: giocatori chiesti e pagati cifre importanti senza poi rendere al meglio. Questione di atteggiamento o mentalità. In entrambi i casi la società non vuole più scoprirlo. Allora Conte si prende qualche giorno per sé. Il motivo ufficiale sono dei controlli che il mister ex Juve deve fare per capire a che livello è la sua salute: poco tempo fa è stato operato alla cistifellea.
Quello che conta è la degenza post operatoria: come smaltisce lo stress da operazione. Era un intervento di routine, ma va tenuto sotto controllo. Specialmente sul piano dell’alimentazione: Conte, per deformazione professionale, è sempre molto attento a questo. Nonostante tutto, vuole affidarsi a uno specialista.
Ecco spiegata la ragione del suo “soggiorno italiano”. In molti, però, vista la situazione contrattuale, pensano che abbia un colloquio con qualcuno: il mercato non dorme mai e le big di Serie A si stanno guardando intorno. Juventus defilata, ma il Milan – al posto di Pioli che resta in bilico – potrebbe pensarci. Lo stesso vale per la Roma qualora Mourinho dovesse prendere altre strade. Una rotta, Antonio Conte, l’ha già impostata: quella che porta alle sue radici.