Juventus, gli scenari dell’inchiesta Prisma si allargano: i bianconeri a fine marzo capiranno il loro destino, intanto il Codacons insorge.
Juventus, l’inchiesta Prisma non si ferma. Continuano le analisi di documentazioni e fascicoli, avanti e indietro dalla Procura di Torino, passando per Roma e Milano, riguardo alla situazione bianconera. Il bilancio nel mirino con particolare attenzione a stipendi e plusvalenze fittizie: un intreccio che anima anche il mercato.
In caso di ulteriori controprove potrebbe cambiare tutto non solo dal punto di vista della classifica per la Vecchia Signora. I 15 punti di penalità sono già in essere, il ricorso della Juventus è in fase di sviluppo: si attende soltanto l’esito da parte delle autorità competenti. Il Consiglio di Stato e poi il TAR, ma prima altri particolari emergono all’interno di questo mosaico di dubbi, incertezze e presunte verità. Quel che vale, per adesso, è il disappunto del Codacons pronto a fare causa ai bianconeri attraverso la compattezza degli azionisti di minoranza del gruppo Juve.
Juventus, il Codacons pronto ad agire: la strategia degli azionisti minori
Nello specifico significa che, in caso di condanna, dovranno essere risarciti anche gli azionisti di minoranza: i quali hanno investito il proprio denaro sulla base di dati presumibilmente alterati. Se questa prospettiva dovesse trovare riscontro, è già pronto un fascicolo da parte degli avvocati del Codacons. Il team di legali è determinato a portare avanti un’azione collettiva che tuteli i singoli investitori.
Gruppo di persone che si qualifica con l’attributo di “personalità offese e danneggiate” nel corso del procedimento. I PM non possono che accogliere la richiesta, ma prima c’è da verificare lo stato delle cose. Vale a dire: se la condanna c’è oppure no. Il 27 marzo prossimo comincerà il processo a carico dei 12 imputati coinvolti nello scandalo plusvalenze. Un primo riferimento nella nebbia di scenari sempre più contorti: la Vecchia Signora cerca di restare lucida, ma non è facile. Il campo determina delle cose, la Giustizia Sportiva (e Ordinaria) potrebbe chiarirne altre.