Sono indagate sette persone per maltrattamenti e punizioni corporee inflitte su circa 60 pazienti, di cui 36 trovati in condizioni disastrose in una casa di riposo. Un film dell’orrore fermato dai carabinieri
Le scene da film horror avvenivano con frequenza giornaliera nella casa di riposo La Collina, a Mondaino, provincia di Rimini. Le vittime sono circa 60, di cui 36 al momento dell’ispezione dei carabinieri del Nas, erano in condizioni disastrose. Anziani non autosufficienti che venivano maltrattati dal personale socio sanitario, dagli infermieri e anche dalla ex direttrice della struttura.
Una casa di riposo trasformata in un lager dove la violenza era routine nella vita degli anziani pazienti. Maltrattamenti di ogni genere. Minacce verbali e punizioni corporee se non avessero eseguito “gli ordini”. Un copione già letto purtroppo in diverse strutture d’Italia dove a pagarne le spese sono sempre i più fragili: anziani o bambini.
In questo caso le vittime accertate dalle indagini svolte dai Carabinieri del Nas di Rimini sono ultra pensionati. Circa 60 persone, di cui 36 in condizioni pessime. I carnefici vestono i panni dei titolari della struttura ora indagati, insieme agli altre persone, come i responsabili di atti di violenza, oltre che di un’inaudita crudeltà.
Orrore in una casa di riposo: maltrattati e minacciati anziani | Indagati infermieri e personale socio sanitario
Le telecamere di video sorveglianza raccontano i maltrattamenti che molti anziani subivano all’interno della casa di riposo emiliana. Molti pazienti che cadevano a terra, riportavano fratture tali da non poter rialzarsi da soli. Costretti, dunque, a rimanere lì sul pavimento anche per mezza giornata, nella sporcizia dei loro stessi bisogni fisiologici.
Alcune testimonianze raccontano di altri anziani che tentavano di uscire all’esterno della struttura per vagare all’interno del paese confusi e spaesati. Altri ancora presentavano piaghe da decubito dopo che venivano sedati dal personale della struttura e costretti a letto per giorni senza possibilità di cambiare posizione. E se qualche anziano provava a lamentarsi, le minacce erano molto più che pesanti. Insomma, un vero film dell’orrore.
Dalle intercettazioni ambientali dei carabinieri del Nas si sentono diverse minacce che il personale socio sanitario e alcuni infermieri avrebbero detto agli ospiti della struttura: “Se suoni il campanello ti spezzo le gambe”. Le indagini dei Nas partono dopo le denunce di alcuni familiari dei pazienti ospiti all’interno della casa di riposo.
Alcune famiglie avrebbero iniziato a sospettare del trattamento riservato ai propri cari residenti nella struttura e riferito gli episodi ai carabinieri e, conseguentemente, alla procura. Dopo una lunga indagine la procura di Rimini ha chiesto il rinvio a giudizio per ben sette persone responsabili degli atti violenti.