Twitter e Instagram in crash durante Sanremo 2023. I social vanno in tilt nel corso del Festival: le reazioni degli utenti spiazzano.
Basta social. Sembra questo il grido che dal quartier generale di Twitter e Instagram si eleva nel corso della serata di ieri. Quando, con il Festival di Sanremo in pieno svolgimento, I principali social in Italia fanno cilecca. Vanno in down, si dice tecnicamente. Gli utenti, però, al lessico non ci hanno badato e sono rimasti esterrefatti: senza apparente motivo sparivano – per poi riapparire – stories.
A quel punto non resta altro da fare che andare su Twitter, ma l’uccello azzurro più famoso del mondo per qualche ora ha smesso di “volare”. Non pubblicava tweet: li lasciava in bozze senza apparente motivo. La ragione era il sovraccarico dell’utenza. Troppi davanti alla televisione – quindi anche sui social – a commentare la puntata. Ormai i meccanismi vanno di pari passo. Senza contare il contributo del Fantasanremo: gioco social che si nutre delle disquisizioni da parte degli utenti che, uno dopo l’altro, controllano i risultati.
Social in tilt all’Ariston: cos’è successo
Lo stesso Coletta, Direttore di Raiuno, ha affermato che nonostante i social in tilt le interazioni del Festival sono state notevoli. Oltre 10 milioni di utenti. Sempre sul 70%, anche nelle ore più tarde. Quando ad Amadeus chiedono a che ora si va a dormire, il Direttore Artistico risponde: “Sempre alle 2.00”. La scaletta lo impone, ma la speranza è che dalla terza serata in poi i social funzionino.
Altrimenti resta difficile alimentare tutto quello che rimane – ancora oggi – la linfa del Festival: le discussioni. Nel bene o nel male, di Sanremo, ne parlano tutti. Perchè, appunto, Sanremo è Sanremo ma i social sono i social. Esserne sprovvisti può voler dire pagare un prezzo troppo alto in termini di riscontro. Lo Share passa anche da questo. Amadeus non demorde: dopo Morgan e Bugo e le rose di Blanco, non lo spaventa più nulla. Almeno fin quando Gianni Morandi non gli chiede di correre: lì è davvero dura. Non c’è crash che tenga.