Il Festival di Sanremo è alla sua seconda giornata, in attesa dell’appuntamento di questa sera i protagonisti anticipano qualche curiosità.
La conferenza stampa della seconda giornata del Festival di Sanremo si apre con il caso Blanco. Il cantante nella prima serata evento ha preso a calci le rose della kermesse, usati come scenografia, ma questo per il Sindaco di Sanremo non giustifica l’atto inqualificabile – così l’ha definito – dell’artista: “Sono stato ragazzo anch’io, ma se uno fa una stupidaggine basta chiedere scusa e tutto va a posto. Maggior rispetto per il lavoro e l’arte di tutti. Anche i fiori hanno un lavoro complesso e una manifattura puntuale, come se fosse un brano”.
L’attenzione poi si sposta sui dati di ascolto, mai così alti afferma Coletta: “Numeri importanti ancora una volta per Amadeus. Gli anni scorsi, i numeri di ieri, si sono visti solo nella serata finale. Il dato davvero straordinario è che ieri sera c’era una generazione piuttosto giovane davanti alla tv. Un incremento trasversale che giova a tutti. Il Festival prende per la prima volta chi guarda meno la generalista e non solo”.
Sanremo 2023, la conferenza stampa del secondo giorno: è la volta di Francesca Fagnani, la stoccata a Blanco
Buona la prima, insomma: vietato abbassare la guardia. Dopo Chiara Ferragni tocca a Francesca Fagnani. La “Belva” di Raidue arriva all’Ariston dopo Mattarella e Benigni. La narrazione televisiva si apre a nuove strade. Grande attesa per capire cosa farà: “Lavorare a questa macchina è molto faticoso, è l’evento più importante della tv italiana. Ben vengano le critiche, ma al primo posto ci deve essere il prodotto televisivo. Il format ha incontrato il favore di una platea enorme”.
Dopo questa premessa da parte di Stefano Coletta, la parola passa proprio a Francesca Fagnani: “È banale da dire ma sono molto emozionata. Porterò me stessa, alle domande a piacere ho sempre preferito le domande. Quindi che te serve, Ama? (Ride). No, a parte gli scherzi non posso che esprimere la mia gratitudine al Direttore Artistico e a Gianni Morandi per la fiducia e l’opportunità”.
Gianni Morandi fa eco alla collega di conduzione e afferma: “Anche per me è stata un’emozione non indifferente. Anche il selfie con il Presidente sarà un ricordo che conserverò: emozionante averlo conosciuto. Per questo cantare l’Inno ha avuto un valore in più. Sono felice, ma come diceva Ballandi volare bassi. C’è ancora del lavoro da fare”.
La soddisfazione del Direttore Artistico
Corrobora la soddisfazione dello Share Amadeus con le sue dichiarazioni: “I risultati di ieri mi lasciano veramente una soddisfazione per la vita. La felicità è immensa, ma bisogna guardare avanti. Ora non mi esalto troppo, lo vivo con gioia ma come dice Gianni abbiamo altre 4 serate da fare. Lavoro pensando a un prodotto che piaccia al pubblico al di là degli ascolti. Vittoria rispetto all’interesse del pubblico più tradizionalista”.
Infine un’ultima battuta su Blanco: “Ho sbagliato il suo nome in diretta e ha fatto tutto questo. Pensate se l’avessi indovinato. Non era una gag andata male, durante le prove la quantità di rose era notevole. Era previsto che lui facesse qualcosa di particolare, ma non abbiamo intuito quello che stava succedendo immediatamente. Non ho percepito subito il suo problema tecnico. Ha esagerato rispetto alle prove. Mi ha chiamato e ha chiesto scusa a tutti. Tornando a stasera i super ospiti saranno: Ranieri e Al Bano, insieme ai Black Eyed Peace“.
Le scuse ufficiali di Blanco
Il cantante nel primo pomeriggio fa pervenire un comunicato ufficiale di scuse attraverso un post Instagram dal suo profilo. L’artista si è detto profondamente rammaricato per quello che è successo come ha sottolineato più volte Amadeus in conferenza stampa.
Visualizza questo post su Instagram
Il giovane affida il proprio pentimento a qualche riga su un quaderno fotografato in primo piano. Lo scatto ha già migliaia di like e reazioni. Messaggio arrivato a destinazione. “Mi hai insegnato a correre e sono caduto, mi sono rotto la faccia e piango Ariston”, finisce in versi questa aspra diatriba dai contorni sempre più fitti.