Il Festival di Sanremo ieri ha fatto la storia: Mattarella era in platea, la prima volta per un Presidente della Repubblica. Le reazioni.
Mattarella apre la prima serata del Festival della Canzone Italiana: la 73° edizione della kermesse canora fa la storia. Non era mai successo che un Capo di Stato assistesse all’apertura del Festival. In platea Mattarella raccoglie 10 minuti di applausi. Poi la parola passa a Benigni che, davanti al Presidente della Repubblica, affronta i temi principali legati alla Costituzione giunta al suo 75° anniversario.
Un discorso pieno, profondo e incisivo. La standing ovation dell’Ariston lo conferma, ma evidentemente non la pensano tutti allo stesso modo: il caso diventa politico. Non mancano le reazioni dai principali esponenti di Governo. La kermesse rispecchia il clima del Paese sin dagli inizi. L’impatto non è stato uguale sulla scena politica.
Sanremo 2023, Mattarella e Benigni all’Ariston: le reazioni politiche
A frenare gli entusiasmi è Salvini: il leader della Lega, attuale Ministro delle Infrastrutture, afferma che secondo lui non sarebbe Sanremo la sede ideale per parlare della Costituzione: “Non l’ho visto – dice riferendosi al Festival – ero in treno ma non condivido certe scelte. Per questo non sentirò neanche la lettera di Zelensky. Giusto che non ci sia”. La stoccata alla Rai è forte, un’intemerata velata contro Benigni e determinati asset. Non tarda la risposta della Rai attraverso Carlo Fuortes che dichiara: “Il Festival ieri è stato seguito da 10 milioni e 757.000 spettatori.
Grazie a Roberto Benigni e Mattarella che hanno impreziosito questa serata così importante per noi”. La questione sembra chiusa, ma c’è dell’altro: Salvini non risparmia neppure la Egonu. “Spero non faccia una tirata sul Paese razzista”. Il riferimento è al monologo che la campionessa dovrebbe fare proprio come è toccato – tra polemiche e divisioni – alla Ferragni. Stavolta la Rai non raccoglie la provocazione.
Parlano i fatti: la rete ammiraglia incassa un successo incredibile e riesce a sbaragliare anche la concorrenza che non ferma la propria programmazione a differenza del passato. Nella serata finale di sabato ci sarà anche lo scontro con Maria De Filippi, l’appuntamento con “C’è Posta Per Te” non slitta. A meno che non diventi un caso politico anche questo. La Rai è pronta a tutto: dopo le polemiche iniziali, non c’è più niente di destabilizzante.