Il grave terremoto accaduto in Turchia e Siria ha causato migliaia di vittime: i dati ufficiali mostrano numeri in continuo aumento. Fra i dispersi c’è anche un cittadino italiano.
Lotta contro il tempo e le continue scosse che aumentano la paura per chi è riuscito a mettersi in salvo. Le scosse di terremoto proseguono, così come l’arrivo dei soccorsi. Migliaia le persone salvate, oltre 5.200 le vittime accertate fra Siria e Turchia.
La zona controllata dai ribelli nel nord-ovest siriano fa registrare quasi 900 vittime. A confermare la notizia è l’agenzia Reuters che ha parlato di un numero destinato a salire. Si scava fra le macerie dei palazzi che sono crollati.
Le stime delle vittime sono superiori e potrebbero arrivare anche a 20mila. A ribadire questi dati è l’Organizzazione mondiale della sanità che ha parlato della difficile situazione vissuta nel Paese. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato le oltre 3.500 vittime, superati i 1.600 invece in Siria, dati comunque destinati a salire nel corso delle prossime ore.
La ricerca dei superstiti non si ferma e dopo 33 ore, precisamente ad Hatay, dalle macerie è stata estratta viva una madre con le due figlie. Una di loro avrebbe accusato problemi cardiaci, ricevendo adeguata ed efficace rianimazione durante il trasferimento in ospedale. A confermare la notizia è l’agenzia Anadolu.
Simile episodio anche nella città di Jandairis, città della Siria, gravemente danneggiata dal terremoto. I soccorritori hanno tratto in salvato una neonata dalle macerie. La bimba era ancora legata al cordone ombelicale della madre morta. La piccola è l’unica superstite di una famiglia in seguito al crollo di una palazzina di quattro piani.
La Farnesina lavora per chiarire se ci siano connazionali dispersi dopo il terremoto che ha causato migliaia di morti fra Turchia e Siria. Al momento risulta disperso un cittadino italiano che si chiama Angelo Zen. L’uomo ha 50 anni ed è un consistente originario della provincia di Varese, al momento residente a Martellago (Venezia). Si tratta di un tecnico specializzato per macchinari utili nel campo dell’oreficeria. L’uomo si trova a Kaharamanmaras, ma al momento nessuna notizia.
Sul caso è intervenuto proprio Antonio Tajani in diretta sul Tg3. “Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia“, ha spiegato il ministro degli Esteri. Costanti i collegamenti con l’Unità di crisi della Farnesina per fare il punto sulla situazione.
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