L’omicidio di Laura Ziliani è una vicenda che presenta ancora dei lati tutti da accertare: una novità emersa accende i riflettori su una questione. Di cosa si tratta.
Laura Ziliani scomparsa l’8 maggio 2021 a Temù, paese in provincia di Brescia, ritrovata senza vita dopo due mesi vicino al letto del fiume Oglio. Per la morte della donna risultano indagate le due figlie Paola e Silvia Zani, nonché il fidanzato della sorella più grande Mirto Milani.
La zona della Val Camonica è stata per diverse settimane il centro nevralgico delle ricerche della donna scomparsa, diversi gli appelli social e in tv, poi la tragica scoperta e le accuse contro i tre imputati.
Morte Laura Ziliani, il dubbio di Milani arriva dal carcere | Di cosa si tratta
Proprio dal carcere arriva il dubbio di Mirto Milani in merito all’ex suocera morta e ritrovata a distanza di due mesi. Uno dei sospetti del delitto ha infatti rilasciato delle confessioni ad un compagno di cella, parlando della possibilità di averla sepolta mentre era ancora viva. Nonostante le smentite successive, invece, gli inquirenti starebbero analizzando il contenuto di queste affermazioni. Nessuna ipotesi esclusa, pur parlando di uno scenario macabro e da verificare.
Il particolare sulla vicenda è emerso durante il processo, tenuto in Corte di Assise, che vede i tre ragazzi imputati con gravissime accuse a loro carico. La donna sarebbe stata stordita con benzodiazepine presente in un muffin, poi trasportata nel luogo del ritrovamento e soltanto dopo sotterrata vicino il fiume Oglio. Mesi e mesi di continue ricerche, appelli in televisione, sui social, poi il rinvenimento senza vita di Laura Ziliani.
Cosa dicono gli esperti durante il processo
Non c’è di fatto la certezza che gli assassini abbiano sepolto la donna (morta) sul greto dell’Oglio. Di fatto, quindi non si può escludere che la 55enne sia stata stordita e soffocata, ma sotterrata pur essendo ancora viva da figlie e compagno della sorella maggiore.
Questo è quanto emerso durante il processo a carico dei tre imputati. I tre imputati hanno seguito e ascoltato i resoconti dei medici legali che hanno spiegato i dettagli sulla vicenda. Ancora tante questioni da scoprire sulla vicenda della donna, ma le novità emerse durante il processo aprono nuovi scenari sulla morte della 55enne di Temù, piccolo paese in provincia di Brescia.