Zaniolo resta fuori: il giocatore doveva rientrare a Roma per allenarsi con i giallorossi, ma resterà lontano dai campi. Il motivo è medico.
Non vincerà la causa di mobbing e disagio psicologico, ma Zaniolo trova comunque il modo di tutelarsi: il calciatore dovrebbe almeno allenarsi dopo essere stato messo fuori rosa dalla società giallorossa in seguito alla diatriba di mercato – con risvolti importanti disciplinari – che l’ha visto protagonista nelle ultime settimane, ma resta il condizione. Il motivo è la volontà del giocatore di non fare nulla, il suo però non è un capriccio ma (secondo le carte) una necessità.
Il ragazzo, infatti, consegna lo scorso 31 gennaio un certificato medico in cui afferma di non essere in condizione per disturbi psicofisici che gli impedirebbero di allenarsi. La situazione sembra essere grottesca, invece è tutto nero su bianco. Zaniolo non si muove e né tantomeno si allena: pagato per non fare nulla. La ragione è medica: gli insulti dei tifosi e la sovraesposizione mediatica degli ultimi tempi gli avrebbero causato un forte stress che gli impedirebbe di essere lucido.
Lo attesta il certificato medico di uno specialista. La Roma si rimette alla decisione del ragazzo in seguito al responso medico: il numero 22, pertanto, non si allenerà per un mese che dovrà trascorrere con l’obiettivo di riguardarsi. Non è il fisico che deve essere rimesso in sesto, ma la testa. Inutile dire il clima che si respira a Roma: allo stress di Nicolò Zaniolo non crede nessuno.
La società lo asseconda, solo in questo perché non può fare diversamente, inserendolo anche nella lista UEFA, ma i tifosi lo considerano già un ex giocatore. Non esiste più: la piazza gli ha tolto in pochi giorni l’amore che era stata in grado di dargli in anni. Ora comincia un secondo capitolo: quello in cui Zaniolo c’è, ma farà il ruolo del fantasma.
Si allenerà a vuoto fino a giugno, a partire da marzo – perchè febbraio lo salta per motivi medici – e poi si vedrà. Situazione complicata in chiave bilancio: la Roma per tenere il punto conserva a bilancio un giocatore di fatto inutilizzabile che, però, percepisce 2 milioni e 200mila euro. Sarebbero compresi anche i bonus, ma in un periodo come questo è difficile parlare di premi.
Dopo il comunicato stampa asettico che avrebbe fatto infuriare Friedkin, Zaniolo si rifugia dietro i motivi di salute. Questa diatriba è solo all’inizio, ma ha già mostrato il lato più complesso di questo sport: quello legato a burocrazie e ripicche. Il procuratore ha consigliato al calciatore di non esporsi in prima persona mediaticamente, ecco perché ha tolto anche la Roma dalla propria bio social. Ormai Zaniolo parla soltanto attraverso atti, ma questo silenzio assordante prima o poi dovrà finire. L’epilogo professionale, in giallorosso, invece, sembra essere già terminato da qualche settimana.
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