Con l’aggravarsi delle condizioni di Davide Ferrerio, il ragazzo bolognese pestato da quattro giovani l’11 agosto scorso, ora in coma irreversibile, cambia la posizione degli imputati. Momenti di tensione in aula con la decisione di rinviare l’udienza al 3 aprile.
Era l’11 agosto quando, per uno scambio di persona, il giovane Davide Ferrerio, venne massacrato di botte nel centro di Crotone. Subito si era compreso che le sue condizioni fossero gravi, ma oggi, durante l’udienza preliminare contro tre dei suoi quattro aggressori, le notizie arrivate hanno cambiato completamente le carte in tavola.
“La sua vita è sempre più legata al battito d’ali d’una farfalla“, queste le terribili parole pronunciate nell’aula del tribunale di Crotone dove si è svolta l’udienza preliminare contro tre dei quattro aggressori di Davide Ferrerio. Per questo motivo i legali della famiglia del giovane, gli avvocati Gabriele Bordoni e Fabrizio Gallo, hanno chiesto alla giudice Elvezia Cordasco, il rinvio a giudizio. Il processo è stato quindi rinviato al 3 aprile prossimo, per capire come evolveranno le condizioni di Davide Ferrerio, ora in coma irreversibile.
Questo è un passaggio molto importante, sottolineato anche dalla richiesta della famiglia, depositata con un’istanza, in cui si legge che: “È necessario attendere una verifica sulle condizioni della vittima il cui coma sarebbe irreversibile, nonostante un’attività cerebrale ancora presente“. In caso di decesso del ragazzo cambierebbe il capo d’accusa di Nicolò Passalacqua, uno degli aggressori, che passerebbe da tentato omicidio a omicidio. Stessa cosa anche per gli altri due imputati, Anna Perugino ed Andrej Gaju accusati, al momento, di concorso anomalo in tentato omicidio.
La decisione di rinvio, accolta dal giudice, è stata motivata per una ragione ben precisa: se il capo d’imputazione cambiasse e e venisse contestato l’omicidio aggravato, Nicolò Passalacqua non potrebbe chiedere il rito abbreviato che gli permetterebbe uno sconto di pena. Ma ancora, questo periodo di tempo permetterà di conoscere la decisione del Tribunale di Crotone sulla posizione dell’uomo da cui si è creato lo scambio di persona con Davide. Questo, ora a processo, avrebbe approcciato la figlia minorenne di Anna Perugino, una delle imputate, dandogli poi appuntamento. Un volta arrivato sul posto si era però reso conto che non c’era la minore ad attenderlo, ma il gruppo di persone ora imputate. Messo alle strette li aveva depistati indicando con un messaggio telefonico, Davide Ferrerio, che in quella vicenda non aveva nulla a che vedere. e si trovava in quel luogo per caso in attesa di amici.
Grande vicinanza alla famiglia del ragazzo da parte delle autorità presenti in aula. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha inviato come delegato il consigliere Michele Campaniello. I familiari del ragazzo in aula indossavano una maglia con la scritta “Giustizia per Davide” e non sono mancati momenti di tensione con l’imputato, tanto da dover sospendere più di una volta il dibattito dal giudice.
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