La vittima è una studentessa 20enne violentata da un gruppo di ragazzi. Arriva la condanna del branco: i 5 calciatori della Virtus Verona dovranno scontare la pena detentiva di 6 anni ciascuno
Hanno agito in branco come fanno i lupi con la loro preda violentando una ragazza di 20 anni. Lo stupro è avvenuto a casa di uno dei 5 ragazzi ora accusati di violenza sessuale ai danni della giovane. Il fatto è accaduto nel gennaio del 2020 e ricorda, nella fattispecie, quello avvenuto a Milano che ha come protagonista Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante del Livorno, Cristiano.
La condanna ai cinque calciatori della Virtus Verona è di sei anni di reclusione ciascuno, oltre alle interdizioni di legge. La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare, Paola Vacca, con rito abbreviato.
I cinque colpevoli prima dell’udienza avevano versato del denaro a titolo di risarcimento per il “danno” subito dalla giovane studentessa 20enne. Quest’ultima aveva accettato l’intera somma e ritirato la querela ma questo non ha cambiato le sorti del branco che dovranno, comunque, rispondere del reato di violenza sessuale e scontare la pena a loro inflitta.
I cinque accusati di aver violentato la giovane studentessa di 20 anni nel gennaio 2020 sono il veneziano Stefano Casarotto, (26 anni), Gianni Manfrin, padovano 29enne, Edoardo Merci di Verona (23 anni), Santiago Visentin (argentino) e il romeno Daniel Onescu.
All’epoca del fatto gli aggressori facevano parte della stessa squadra di calcio. La ragazza dopo lo stupro aveva dichiarato di essere stata accompagnata da uno dei cinque ragazzi, suo compagno di scuola, in un appartamento dove ad attenderli c’erano anche gli altri del branco. Qui sarebbe avvenuta la violenza sessuale di gruppo non prima di aver fatto ubriacare la 20enne con dell’alcol.
La società sportiva di serie C, dopo la notizia dello stupro alla 20enne aveva sospeso i cinque calciatori cedendo 4 di loro, ad eccezione di Gianni Manfrin, ad altre squadre. Come riporta anche il Corriere di Verona, uno dei cinque indagati, l’argentino Santigo Visentin, è anche imputato in un altro processo, sempre con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. In questo caso l’abuso è avvenuto nell’agosto del 2020 insieme ad altri due compagni di squadra.
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