Il cda Rai vuole un incontro con il direttore dell’Intrattenimento Rai, Stefano Coletta per approfondire la presenza del presidente ucraino Zalensky al Festival di Sanremo
La partecipazione del presidente ucraino Zalensky al festival di Sanremo continua ad essere un caso. La politica si è spaccata, ma anche il mondo dell’opinione. Viva l’Ucraina insomma, ma lì c’è la guerra e non è il caso di portare Zalensky su quel palco dove si dovrebbe fare della musica, Sostengono alcuni.
Bene Zalensky nella Kermesse canora più famosa d’Italia, dicono altri, ma purchè i suoi siano contenuti nuovi. Ecco a proposito di contenuti e messaggi irrompe la nuova puntata sulla questione: cosa dirà il premier ucraino davanti ad Amedeus che ovviamente potrà solo annunciare il lancio di un video?
Zalensky a Sanremo: sì anche dal cda, ma ad una condizione
Lo vuole sapere, per tempo, anche il cda di mamma Rai che chiede un incontro con con il direttore dell’intrattenimento Rai, Stefano Coletta per approfondire meglio la questione assai scottante. I consiglieri dello stesso cda, come ha appreso l’agenzia di stampa LaPresse, confermano la linea dell’azienda dunque: nessun veto contro Zalensky, ok al suo intervento, alla sua presenza, ma ad una condizione: quali parole verranno contenute nel messaggio registrato dal numero uno dell’Ucraina? Insomma il cda dell’azienda pubblica vuole stare sereno, e vuole essere informato per tempo se i discorsi di Zalensky possano portare più rischi che benefici, alla Rai, ma non solo.
L’intervento del presidente ucraino, attesto per la serata finale del Festival in programma sabato 11 febbraio, dovrebbe durare un paio di minuti e andare in onda alla fine della gara dei cantanti. Bruno Vespa era stato il primo a raccogliere il desiderio del presidente ucraino di salire se pur virtualmente sul Palco dell’Ariston. Ricordiamo che i suoi video sono già apparsi ai Grammy, al Festival di Cannes e Venezia e, due settimane fa, ai Golden Globe.