Il 2023 sarà fondamentale anche per quanto riguarda la raccolta differenziata: ecco un bonus pronto ad arrivare. Scopriamo di cosa si tratta
Nella società odierna troppo spesso si perdono di vista cose che sembrano scontate, ma che non lo sono affatto, e nella quotidianità sono assolutamente fondamentali. Temi che riguardano il saper vivere comune, il rispetto per gli altri e il decoro urbano. E decoro urbano fa il paio con il climate change che a cui stiamo tutti assistendo, e che nel nostro piccolo ne siamo responsabili personalmente. Il cambiamento climatico ed il rispetto per l’ambiente passano infatti anche da nostre piccole azioni quotidiane che spesso ignoriamo, come può essere la raccolta differenziata.
A questo proposito, quindi, ecco che in questo nuovo anno il 2023, il governo sta introducendo un bonus molto importante che la riguarda da vicino. Scopriamo di cosa si tratta e chi potrà beneficiarne. Un’occasione estremamente importante, da non lasciarsi sfuggire.
La raccolta differenziata è di certo un aspetto molto importante nella vita di una città o un paese, a cui tutti siamo chiamati ad effettuare la propria parte. Alcune città hanno un tasso di raccolta differenziata molto alto, alcune invece sono ancora molto indietro ma il passo è comunque buono. Educare le persone alla differenziata è un aspetto fondamentale, sia per smaltire correttamente i rifiuti, ma anche per evitare sprechi e poter riutilizzare ciò che può essere riciclato. E proprio in questo senso, ecco che il governo, grazie alla manovra di bilancio 2023, ha inserito al suo interno il Bonus Raccolta Differenziata 2023. Di cosa tratta quindi in particolare, e a chi è rivolto?
Di già nel 2019 questo incentivo era presente. Tale bonus, che in realtà non si evidenzia in denaro ma in credito di imposta, è rivolto alle aziende, in particolare a coloro le quali hanno scarti molto particolari. La legge di Bilancio prevede infatti, un credito di imposta del 36%, per un tetto massimo di 20.000 euro per quelle aziende che acquisteranno ed utilizzeranno (previa anche dimostrazione) prodotti che provengono da processi di riciclo.
Un investimento che costa al governo italiano altri 10 milioni di euro, ma che è fondamentale per poter instradare il tema della differenziata, in particolare a livello aziendale. Tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, e dimostrando tramite fatture di acquisto, o altra documentazione ufficiale, l’acquisto e utilizzo di materiale riciclato, tramite modello F24 potrà essere richiesto il credito di imposta.
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