Affiorano ulteriori particolari sulla tragedia di Nuvolento. Raffaella Ragnoli ha raccontato agli inquirenti di aver ucciso il marito perché lei e suo figlio erano minacciati da lui.
La donna è accusata dalla Procura di Brescia di omicidio volontario; ed è al momento detenuta nel penitenziario di Verziano. Il drammatico episodio di cui è stata protagonista ha scioccato la piccola comunità di Nuvolento.
Il delitto consumato sotto gli occhi del figlio 15enne, è stato l’epilogo annunciato dell’ennesima lite tra i coniugi. A poche ore dalla tragedia spuntano, però, alcuni dettagli che avrebbero condotto all’omicidio di Romano Fagoni. Sembrerebbe che la casalinga abbia ucciso il coniuge perché minacciata da lui.
L’omicidio di Romano Fagoni: la dinamica
L’uomo era un operaio disoccupato, con l’impegno di prendersi cura dell’anziana madre. Dopo il grave delitto circolavano voci sul fatto che alle origini del folle gesto ci fossero le pessime condizioni economiche della famiglia. L’omicidio è stato compiuto sotto gli occhi del figlio 15enne della coppia.
Raffella Ragnoli ha ucciso Romano Fagoni aggredendolo con sei coltellate alla gola, di cui una è risultata fatale, recidendogli la carotide. Quindi l’arresto e la detenzione in carcere dall’autrice del reato. Al tremendo episodio non ha invece assistito l’altra figlia, questa maggiorenne, in quanto vive altrove. Ad ogni modo gli inquirenti ascolteranno anche lei.
I contorni del delitto di Nuvolento: le ultime ricostruzioni
Riguardo a quanto successo si apprende che nessuno in paese sospettava delle liti in famiglia. Così ha detto il sindaco Giovanni Santini: “Se c’erano tensioni tra loro erano ben nascoste tra le mura domestiche perché non abbiamo mai saputo nulla”. Secondo le ricostruzioni più recenti, Romano Fagoni avrebbe minacciato la moglie e il figlio con un coltellino: “Finite male se sparlate di me”.
A quel punto Raffaella Ragnoli avrebbe reagito con estrema violenza, accanendosi sul coniuge con 6 fendenti di cui uno mortale. A quanto sembra l’omicidio non sarebbe avvenuto per legittima difesa. All’arrivo dei carabinieri avvisati dal minorenne, la donna è stata ritrovata in condizioni di choc. Nessuna situazione pregressa di violenze in famiglia era mai stata segnalata alle forze dell’ordine.