Ha suscitato molto sgomento il caso della povera Angela Brandi. La 24enne si era recata in ospedale per qualche goccia di sangue dal naso, ma dopo le dimissioni è deceduta. La Procura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sull’anomala vicenda che ha coinvolto mortalmente Angela Brandi. La ragazza era andata a farsi visitare all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, perché accusava un gocciolamento di sangue dalle narici.
Una volta dimessa è morta nel giro di due ore. Quando i familiari l’hanno riaccompagnata al nosocomio, la giovane era praticamente esanime. Adesso si scopre che la causa della scomparsa è stato uno “choc emorragico polmonare”.
Per fare chiarezza sulla tragedia, l’autorità giudiziaria ha disposto nei giorni scorsi l’esame autoptico sul cadavere di Angela Brandi. L’indomani sono state celebrate le esequie, in una chiesa gremita di gente. In ambito legale si sta cercando di capire se la 24enne poteva essere salvata oppure no. L’avvocato della famiglia ha dichiarato che: “E’ presto per dire se ci sono o meno responsabilità”.
Tommaso Pellegrino ha continuato asserendo: “E’ da valutare, per esempio, se un intervento chirurgico in occasione del primo accesso sarebbe potuto essere risolutivo. Ma, ripeto – ha aggiunto – sono informazioni che al momento non abbiamo, e comunque, prima di formulare qualsiasi ipotesi, è necessario avere a disposizione un quadro completo al momento mancante dall’esito di alcuni esami istologici eseguiti durante l’autopsia”.
Angela Brandi si reca martedì pomeriggio scorso all’ospedale di Pozzuoli. Il motivo è stato la perdita di un po’ di sangue dal naso. La giovane è visitata al pronto soccorso e poi anche da un otorinolaringoiatra. Le sue condizioni non vengono considerate gravi e si procede in codice bianco. Al momento delle visita alla ragazza viene riscontrato un “pregresso sanguinamento per il quale non è necessario alcun trattamento. Probabilmente, una varice nasale, (la rottura di un minuscolo vaso all’interno del naso) che si è risolta spontaneamente”.
La paziente viene dunque dimessa. Ma tornata a casa si sente nuovamente male, in modo stavolta grave. I familiari la portano all’ospedale, ma ai medici si presenta una ragazza ormai senza vita. Per il personale sanitario la 24enne è giunta giù morta. “L’epitassi non sembra avere nulla a che fare con quanto è successo dopo – ha spiegato un rianimatore – ma sarà l’autopsia a dire con esattezza quale evento l’abbia uccisa, potrebbe avere avuto la rottura di un vaso toracico che a sua volta avrebbe inondato i polmoni”.
Il medico ha poi aggiunto: “Un vero raro incidente. Anche il valore dell’emoglobina, 12, non era tale da sospettare un’emorragia imponente”. Dello stesso parere è stato anche lo specialista: “Un’epistassi non può essere la causa del decesso in una giovane”.
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