Le autostrade italiane hanno già iniziato ad applicare i primi aumenti su delle tratte: i secondi saranno previsti a luglio. Ecco i costi
La vita per gli automobilisti, negli ultimi tempi, è davvero molto difficile. Le spese sono davvero tante: la polizza assicurativa per la propria auto, i costi di manutenzione, gli imprevisti e la benzina. Su quest’ultima, il costo è decisamente lievitato, e come se non bastasse sono anche annunciati scioperi da parte dei distributori. Il tema delle accise è sempre molto discusso nel paese e nelle sedi di Governo, certo è che almeno in questo inizio 2023 gli italiani si sono trovati in enorme difficoltà con i rifornimenti. Tutto aumenta, ogni mercato, eccetto gli stipendi che sembrano essere sempre inchiodati al loro punto.
E come se non bastasse, nel dribblare le stazioni di rifornimento più conveniente, una volta fatto il pieno bisogna anche fare i conti (ed è proprio il caso di dirlo), con l’aumento dei pedaggi autostradali. Infatti, le autostrade italiane hanno annunciato degli aumenti in questo inizio del 2023, e su alcune tratte sono di già operativi. Una notizia che non fa altro che mettere il dito nella piaga tra i conti degli automobilisti. Aumenti annunciati che non riguardano solo la viabilità italiana, ma anche in altri paesi dell’Unione Europea. Scopriamo quali sono e se, come si vocifera, saranno previsti anche nel mese di luglio.
Le autostrade italiane sono battutissime, e rappresentano rispetto ad altre europee, davvero delle eccellenze. Tra l’asfalto drenante, i tutor e le aree di servizio, sono di certo tra le migliori in Europa. Anche loro però si sono viste costrette ad aumentare i prezzi dei pedaggi, come ormai ogni cosa che sta aumentando. Già da inizio gennaio infatti, su alcune tratte, è presente l’incremento ai caselli. Grazie all’entrata in vigore del Decreto Ministeriale, infatti, va di pari passo con la crescita dell’inflazione ed impatterà, a gennaio, nella misura del 2% degli aumenti il 50% delle tratte autostradali.
Nel mese di luglio invece è stato già annunciato un ulteriore aumento dell’1,34%. Ad oggi quindi non sono tutte le tratte interessate. Ma in molti italiani si stanno lamentando, c’è da dire che questi aumenti sono calmierati rispetto a quelli presenti in altri paesi europei. Si pensi ad esempio che in Francia ed in Spagna gli aumenti sono anche del 4 e del 5%. Non roba da poco se poi si vanno a sommare i costi della benzina. Insomma, per quanto sia spesso altamente necessario, viaggiare in auto è diventato davvero difficile.
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