Viviana Delego è morta dopo il parto. Il marito della donna confessa i suoi pensieri in una lunga intervista dichiarando che denuncerà i medici. Mentre, la relazione del primario ha lasciato di stucco tutti
Ua relazione agghiacciante quella scritta dal primario di Chirurgia generale, Giuseppe Manca che, a seguito della morte della 41enne Viviana Delego, deceduta dopo aver dato alla luce i suoi due gemelli, descrive il caso: “La situazione era estremamente difficoltosa e il collega non era in grado di trattarla…”.
La neo mamma era in preda a una fortissima emorragia, ma al momento delle complicazioni non erano presenti né il primario né la sua vice, mentre il ginecologo di turno nel reparto di Ostetricia dell’ospedale Perrino di Brindisi non sapeva procedere all’intervento.
Così la donna muore lasciando nello sconforto più totale i familiari e in modo particolare il marito, Giacomo Cofano rimasto vedovo ad accudire due neonati e una terza figlia minore avuta in precedenza. Intervistato dal Corriere della Sera, l’uomo sulla morte della moglie afferma: “Avevo addirittura ringraziato i medici e gli infermieri per gli sforzi fatti nel tentativo di salvare mia moglie, poi leggendo il Corriere ho scoperto tutta un’altra verità”.
Viviana, morta dopo il parto: la rabbia del marito verso i medici
Giacomo Cofano è il marito di Viviana Delego, la donna morta il 22 dicembre scorso cinque giorni dopo aver partorito con parto cesareo, i suoi due gemelli presso l’ospedale Perrino di Brindisi. Lui era convinto che i sanitari avessero fatto tutto il possibile per salvare sua moglie, ma la realtà ora è diversa. La verità è contenuta in una relazione inviata alla direzione sanitaria dal primario di Chirurgia generale, Giuseppe Manca. Nella relazione il medico scrive di essere stato chiamato dal ginecologo in servizio il 17 dicembre nel reparto di Ostetricia per effettuare un’isterectomia sulla paziente Delego dopo che il collega aveva valutato la situazione molto critica e impossibilitato a trattarla. Dopo cinque giorni Viviana morì.
Il marito che inizialmente aveva pensato a un tragico destino, ma successivamente ha aperto gli occhi sul caso della moglie. “Dopo aver letto il giornale tutto mi è parso diverso. Devo capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato, non solo negli ultimi cinque giorni ma anche durante la gravidanza. Non è escluso che sia stata trattata con superficialità. Sin dall’inizio sapevamo che era una gravidanza a rischio e andava trattata come tale”. Viviana, racconta il marito Giacomo, era stata già ricoverata al Miulli di Acquaviva delle Fonti per tre giorni i primi di dicembre a causa di perdite di sangue. Il 13 dicembre un altro arrivo in pronto soccorso, sempre del Miulli ma senza ricovero. Infine, il 17 dicembre Giacomo ricovera la moglie al Perrino di Brindisi.
Ora, dice il marito al Corriere: “Vorrei che mi assicurassero che siano stati rispettati tutti i protocolli. Ho già contattato l’avvocato Paolo D’Incecco e la prima cosa che faremo sarà una denuncia contro ignoti ai carabinieri, perché aprano un’indagine e verifichino se esistono responsabilità. Devo mettere a posto tutti i tasselli, altrimenti rischio di perdere il controllo”. Giacomo non solo si è ritrovato senza la moglie ma anche padre di due gemelli da accudire e di una terza figlia di sei anni avuta sempre con Viviana a cui ora deve spiegare che la mamma non c’è più. “Le ho promesso che le racconterò tutto al momento giusto. Ora va in prima elementare e la maestra mi dice che è una bimba serena, ciò mi fa stare tranquillo”.