Roma-Zaniolo, non c’è più niente da fare: il centrocampista giallorosso rifiuta il Bournemouth e resta, ma nella Capitale non è ben voluto.
Zaniolo non parte per Napoli, ma questo si sapeva. Quello che quasi nessuno potesse immaginare è che il numero 22 giallorosso, dopo che il Milan si è sfilato dalla corsa per prenderlo, potesse rifiutare la proposta del Bournemouth. L’offerta dalla Premier League c’era, anche bella sostanziosa, ma Zaniolo si è messo di traverso.
Il calciatore ha rifiutato di parlare persino con l’entourage del club che si sarebbe interfacciato soltanto con la famiglia: l’ex Inter non vuole andare a giocare per una squadra di metà classifica, anche se in Inghilterra. Non resta, dunque, che Roma ma adesso il clima è diverso: dopo che tutti, complice anche la diserzione di La Spezia, hanno capito che il ragazzo nella Capitale non sta bene al punto da far saltare il mercato invernale della squadra giallorossa, la situazione è radicalmente cambiata.
Mourinho contro Zaniolo: rottura totale tra giocatore e società
Zaniolo non solo è separato in casa, ma viene visto anche come un ostacolo. Gli ostacoli si rimuovono: parola di Josè Mourinho che riserva al talento di Massa lo stesso atteggiamento avuto con Karsdorp. Niente sconti, solo durezza: un estraneo al cospetto della squadra. Non verrà calcolato. In programma anche possibili sanzioni disciplinari e la quasi certezza di finire fuori rosa.
Un epilogo amaro che potrebbe aprire a scenari poco rassicuranti. Questo copione, intanto, dovrebbe andare avanti fino a giugno: se Zaniolo non dovesse trovare una squadra neppure nella sessione estiva, si dovrebbe andare nello stesso modo fino al 2024. Naturale scadenza dei termini contrattuali in giallorosso. Mourinho conferma la linea dura della società: “Voglio gente felice in rosa, Zaniolo non lo è: purtroppo resta, ma non fa più parte del progetto”.
Zaniolo alla Roma come Icardi all’Inter, con meno blasone. Anche perché adesso la situazione si complica: trovare una squadra dopo tutto questo tira e molla non è facile per nessuno. Figuriamoci per uno che di fatto non gioca. Senza contare che le voci girano: una personalità così complessa da gestire – anche sul piano comportamentale – non è di certo quello che i direttori sportivi cercano. Massara, Direttore Sportivo del Milan, pensa che abbia scampato una bella tegola. In particolare alla luce di quello che sta accadendo. Se dovessero pensarlo anche le altre concorrenti, per Zaniolo sarebbe davvero la fine. Un talento bruciato per errori di valutazione. L’unica certezza in un mare magnum di colpe, forse l’orgoglio è la più grave di tutte.