Il Milan non sta vivendo un bel periodo in termini di risultati, ma le cose in casa rossonera non vanno bene anche rispetto al futuro.
Il Diavolo veste male. Si potrebbe tradurre così la tendenza sportiva del Milan negli ultimi tempi: i rossoneri dal gol di Abraham dello scorso 8 gennaio non si sono più ripresi. Un pareggio subìto in extremis e poi solo amarezze in termini di risultati. Il culmine è il poker servito all’Olimpico dalla Lazio: un’umiliazione cocente in ambito sportivo. Situazione limite che va a unirsi ad altre criticità interne.
La questione contratti, con i rinnovi di Giroud e Leao, è ancora da definire. Poi c’è l’incognita mercato (con l’oggetto del desiderio Zaniolo in stand-by) e lo stallo Pioli. Sì perchè l’allenatore ufficialmente gode della fiducia della società, come ha precisato più volte Maldini, ma voci di corridoio da Milanello filtrano che ci sarebbe maretta. La tifoseria vorrebbe esonerarlo per quanto visto finora: i commenti su Twitter parlano chiaro. C’è chi addirittura sarebbe pronto a invocare Donadoni come possibile traghettatore fino a fine stagione, Maldini frena: “Ricordo a tutti che siamo secondi”.
Pioli, esonero in vista: la verità sul futuro dell’allenatore rossonero
Il Napoli gira a un altro ritmo, troppo lontano per tutti, adesso. Il problema è dietro: i rossoneri sono secondi, è vero, ma la pressione delle avversarie non arresta. La zona Champions è divisa in uno, massimo due punti a testa. Situazione tiratissima. In definitiva se il Milan gioca nello stesso modo delle ultime uscite rischia di rimanere fuori dall’Europa che conta. Per questo l’addio non è solo un’ipotesi, la fiducia ora c’è. Anche perché Pioli ha vinto uno Scudetto. Bisogna capire per quanto ancora. I rossoneri devono andare in Champions, per il momento sono agli ottavi ma la testa è già al prossimo anno. Quando Maldini e soci si aspettano un bis.
La sensazione è che, qualora non dovesse arrivare, a fine stagione sarà divorzio. Ancora da chiare le modalità, perché per il momento il problema non si pone, ma è inutile nascondersi sul fatto che il tecnico sia sotto esame. Così come il resto della squadra. A fine anno si tireranno le somme, più di qualcuno potrebbe lasciare Milanello. Qualcun altro, invece, potrebbe arrivare. La pista Zaniolo apparentemente sembra essere sfumata: se non insorge il Bornemouth, per giugno, un altro tentativo è nei piani. Attualmente, però, cerchiato di rosso c’è il nome di Pioli che appena un anno fa era “on fire”. Ora è in bilico.
