Sospiro di sollievo per il papà del piccolo Ryan. Il bambino ricoverato in ospedale dallo scorso 19 dicembre, per lesioni gravi a milza e polmoni e otto vertebre fratturate. La Procura aveva aperto un fascicolo nei confronti della nonna e del suo compagno.
Ryan è uscito dal reparto di terapia intensiva del Gaslini di Genova, dove era ricoverato da oltre un mese. Il piccolo, sulla base delle prime indagini volte a stabilire maltrattamenti da parte della nonna e del suo convivente, aveva riportato gravi lesioni.
Parliamo di danni alla milza e al polmone, ma anche di 8 vertebre fratturate. Oggi che il bimbo è fuori pericolo, il papà esulta di gioia: “Ho gli occhi lucidi di felicità”.
Ryan si riprende: “le sue condizioni sono soddisfacenti”
Il caso di Ryan ha destato molto sgomento nell’opinione pubblica. La sua vicenda ha tenuto con gli occhi fissi su tv e giornali molti connazionali. Oggi che il piccolo è uscito dalla terapia intensiva significa molto per il papà, il quale incredulo aveva consumato sentimenti di rabbia per l’incredibile episodio su cui si è subito mosso per ottenere giustizia. Con un comunicato dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova fanno sapere che Ryan sta meglio: “le sue condizioni cliniche sono a oggi soddisfacenti”.
Il bambino ha intrapreso un percorso riabilitativo. Papà Simone è stato sempre vicino a suo figlio, mettendo tutti al corrente delle sue condizioni attraverso i social network. Alla notizia che Ryan ha finalmente detto addio alal terapia intensiva, l’uomo ha pubblicato un post che spiega la sua esultanza. “Arrivo a Genova e ricevo una notizia fantastica. Dalla semi intensiva siamo in fisiatria – ha scritto Simone – Niente di più bello, gli occhi lucidi ma finalmente per la felicità. Continua così campione”, ha concluso.
Il bambino ricoverato in condizioni disperate: il punto sulle indagini
La sconvolgente storia risale al 19 dicembre scorso, quando Ryan viene ricoverato d’urgenza all’ospedale per le gravi conseguenze di salute riportate. Per l’accaduto i magistrati della Procura di Imperia avevano aperto un fascicolo contro ignoti. Poi erano stati iscritti del registro degli indagati la nonna ( a cui il bambino era stato affidato dal papà) e il compagno di lei. Al riguardo gli inquirenti avevano acquisito la versione dei due anziani, secondo la quale il bimbo era sfuggito al loro controllo, venendo investito da un’auto. Fatti poi smentiti da approfonditi controlli anche delle telecamere di sorveglianza della zona dove sarebbe avvenuto l’incidente, con tanto di fuga del pirata della strada.
Venne così a farsi largo l’ipotesi di maltrattamenti sul minorenne a carico del compagno delle nonna e poi di questa per lesioni gravissime in concorso. In via eccezionale, anche per la eco mediatica,il procuratore di Imperia, Alberto Lari, ha reso noto che: “Gli accertamenti finora effettuati in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre dette lesioni a condotte volontarie di percosse o maltrattamento”.
Il magistrato ha però aggiunto che ciò: “ovviamente non esclude in radice che condotte lesive volontarie possano essersi realizzate in epoca antecedente, tema investigativo – sostiene – […] in fase di approfondimento sul quale non è possibile allo stato formulare alcuna anticipazione”.