Lazio, il Sarrismo si prende la sua rivincita: un poker al Milan avvicina il Napoli allo Scudetto e il tecnico festeggia due volte.
Occhiali appannati, ma niente fumo negli occhi per Sarri. La sua Lazio è sostanza all’Olimpico: contro il Milan Campione d’Italia i biancocelesti tirano fuori la miglior prestazione della stagione. I padroni di casa sciorinano bel gioco e certezze, questo è stato chiesto al tecnico da quando è arrivato a Formello. Così ci ha vinto uno Scudetto ai tempi della Juventus e ne ha perso uno – anche per colpe non sue – a Napoli.
Di mezzo una conquista tutta britannica con un pizzico d’Italia: il Sarrismo arriva a Stamford Bridge, il tempo di salutare e prendersi l’Europa League. Conta solo il presente, senza però dimenticare quanto di buono fatto perchè le basi sono le stesse. Ora serve raggiungere le altezze: complice la penalità della Juventus, la zona Champions è lì. Bisogna solo avere la tranquillità e la pazienza di riuscire a raggiungerla.
Lazio, la rivalsa biancoceleste passa da Sarri
La concorrenza non manca ed è spietata, basta vedere l’abbrivio dei cugini giallorossi. Dybala dipendenti, ma sempre presenti: non ingranano, ma ci sono. Le stesse imputazioni che venivano fatte a Sarri non molto tempo fa. Al punto che il tecnico era pronto a fare un passo indietro: “Ci sono tanti germi nello spogliatoio con cui fare i conti – aveva detto ironicamente – se mi rendono conto che il germe sono io, non ho problemi a farmi da parte”.
Il comandante non abbandona mai la nave. Infatti, dopo quello sfogo, tutto è cambiato. Oppure ogni cosa è tornata al suo posto. La Lazio sta dove deve stare e la vittoria all’Olimpico è anche una lezione agli ex detrattori: il Napoli idolatrava Sarri per il bel gioco arrivando quasi a fargliene una colpa. “Gioca bene, ma non conclude”, si diceva per le strade della Campania e anche in qualche talk show sportivo.
L’Italia del calcio soddisfatta a metà: il Sarrismo, un mix di follia zemaniana con tanta tecnica e precisione. Un motore a scoppio tra intensità e bel gioco che pompa, pompa, fino a non smettere mai. Qualche volta vinci, altre volte impari. E Sarri ha imparato ad aspettare: il poker biancoceleste, infatti, fa felici anche gli azzurri.
Il “favore” al Napoli ammazza campionato
+12 proprio sul Milan secondo per il Napoli: record rispetto al maggior distacco a metà campionato da quando ci sono i tre punti a vittoria. Anche se il punto più importante l’ha preso Sarri ed è quello contro i pregiudizi di chi gli diceva di aver perso Scudetti in albergo o aver lasciato per strada occasioni importanti.
L’opportunità oggi si chiama Lazio e portarla in Europa – l’Europa che conta – vorrebbe dire aprire una nuova pagina. I tifosi hanno già preso il segnalibro, con buona pace degli haters che adesso diventano fan, non potendo fare altrimenti. “La gente dà buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio”. All’olimpico, quando la Lazio vince, parte Battisti, ma da oggi sarà rivalutato anche De Andrè.