Dai verbali dell’inchiesta sulla vicenda dello stupro che coinvolge Mattia Lucarelli, è sbucata fuori una frase choc attribuita al giovane. Il figlio dell’ex calciatore Cristiano è adesso ai domiciliari e dovrà rispondere di violenza sessuale di gruppo insieme al compagno di club Federico Apolloni.
La 22enne americana accusa Lucarelli Jr. e il suo amico Federico Apolloni di violenza sessuale. Il ricordo della giovane è sbiadito dai fumi dell’alcol di quella turbinosa serata, ma non tanto da convincerla ad abbassare il dito puntato contro i due.
Il figlio dell’ex calciatore Cristiano “[…] mi guardava e rideva di quello che accadeva”, racconta la studentessa che ha denunciato tutto tramite le colonne del Corriere della Sera.
Violenza di gruppo: la testimonianza dei fatti
Ulteriori elementi gravissimi sarebbero riassunti in una frase che il figlio dell’ex calciatore del Livorno avrebbe rivolto alla studentessa dopo la violenza. “E’ stato bellissimo, dovremmo rifarlo”. Mattia Lucarelli da venerdì scorso si trova ai domiciliari dopo l’accusa di violenza di gruppo nei confronti di una ragazza americana. La giovane aveva chiesto di essere accompagnata a casa. Il suo stato era piuttosto alticcio dopo una serata dove non era mancato l’alcol. Erano le 5:30 del mattino del mese di marzo, quando Lucarelli, Apolloni e altri 3 ragazzi invece di portare la studentessa presso la sua abitazione l’avrebbero condotta in un appartamento in zona Porta Romana. Lì si sarebbe consumato l’abuso.
La ragazza ha raccontato il trauma soffermandosi su alcuni particolari: “Ho sentito come se il mio corpo non mi appartenesse più, mi sentivo sporca”. Poi ha aggiunto: “Dicevo che non poteva accadere, che ho un fidanzato, e che tutto quello non poteva accadere”. Ma alle frasi dette al gruppo per scongiurare l’episodio, si sarebbe sentita rispondere così: “Se il tuo ragazzo ti ama, dov’è adesso?”.
Il caso di Mattia Lucarelli: il punto sulle indagini
Rimangono agli arresti i due colleghi del Livorno calcio, Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, mentre gli altri tre giovani presenti con loro quella sera sono stati denunciati. Stando a quanto si apprende tutti i soggetti coinvolti nella vicenda hanno meno di 30 anni. La giovane ribadisce di non capacitarsi come mai si sia ritrovata con loro quella sera: “Io non ricordo come sono salita in macchina dei ragazzi né perché”. La presunta vittima era infatti uscita in compagnia di altri colleghi stranieri per trascorrere una simpatica serata. “Probabilmente perché tutti i taxi che io e la mia amica cercavamo ci annullavano la corsa. In quel momento ero molto ubriaca – sostiene – e non riesco a ricordare nulla”.
In lei non va via il sospetto che le abbiano fatto bere qualcosa a sua insaputa. Nei video ripresi si sente la ragazza pronunciare frasi sconnesse col desiderio di fare rientro a casa. “L’ultima cosa che ricordo è che loro mi hanno detto di sedermi sul divano”. Poi ancora: “Loro erano cinque, quindi io ero abbastanza spaventata”. Dalle riprese uno di loro ha provato a palpeggiarla, ricevendo una reazione negativa. Il racconto prosegue fino al punto in cui rimane nella stanza sola con Lucarelli Jr e Apolloni: “Sono rimasta congelata […] io gli ho detto che ho un ragazzo, ho detto di no e che questo non poteva succedere perché ho detto di no”.
Martedì sono previsti gli interrogatori di garanzia di Lucarelli e del suo compagno di squadra. Intanto si è lanciato in una difesa totale del figlio papà Cristiano: “Quei benedetti video li abbiamo consegnati noi spontaneamente alla polizia”. Il 47enne ex bandiera del Livorno ha altresì affermato: “all’interno ci sono elementi d’innocenza, non di colpevolezza”.