È stato aperto il tanto conteso testamento di Gina Lollobrigida, l’attrice scomparsa il 16 gennaio all’età di 95 anni, il cui contenuto continuerà a far discutere. La battaglia tra il factotum della diva e il figlio continua.
Non si sono spente, con la scomparsa della grande diva Gina Lollobrigida, le polemiche e la guerra che da oltre 10 anni vede contrapposti da una parte il factotum Andrea Piazzolla e dall’altra la famiglia, il figlio Milko Scofic, il nipote Dimitri e il marito, sposato per procura, Javier Rigau. Ora con l’apertura del testamento i giochi si fanno ancora pericolosi.
Ad una settimana di distanza dalla morte dell’attrice, è stato reso noto alle 13.00 il suo testamento. A dare la notizia agli eredi e ai legatari, il notaio Barbara Franceschini che ha letto nel documento, redatto il 5 gennaio del 2017 alla presenza di due testimoni, le ultime volontà dell’attrice. Il patrimonio, che deve essere ancora quantificato, ma che sicuramente vedrà la villa sull’Appia, i quadri e le sue opere d’arte, verranno divise tra il figlio Milko Skofic e Andrea Piazzolla, attualmente a processo per “circonvenzione di incapace” e “sottrazione di beni” e alcune collezioni, come quelle dei vasi etruschi lasciate allo Stato.
Una vicenda questa che non si concluderà con l’apertura della busta, ma che quasi certamente vedrà ricominciare la battaglia legale tra la famiglia dell’attrice e il suo “figlioccio” Piazzolla, accanto a Gina negli ultimi 10 anni della sua vita.
Attorno all’eredità dell’attrice, ormai da anni c’è in corso una vera e propria guerra. Gli eredi avevano fatto causa per “circonvenzione di incapace” ad Andrea Piazzolla, che a loro dire, entrato nella vita dell’attrice nel 2009, li avrebbe esclusi da ogni contatto. Piazzolla al contrario ha sempre sostenuto che l’attrice non voleva più vederli. A questa già intricata vicenda si è poi aggiunto il matrimonio con il facoltoso uomo d’affari spagnolo Javier Rigau.
Questo, in un’intervista del 2020, aveva dichiarato di aver conosciuto la diva quando aveva appena 15 anni. I due avrebbero poi deciso di sposarsi e avrebbero organizzato tre diverse cerimonie: nel Principato di Monaco nel 2001, a New York nel 2006 e a Roma nel 2007. Cerimonie tutte rimandate, per poi decidere di sposarsi per procura nel 2010. Nel 2013 Gina Lollobrigida dichiarò di essere stata raggirata e fece causa a Rigau per “Matrimonio a sua insaputa“. Al processo che ne seguì il “marito” spagnolo venne però completamente assolto.
Da quel momento in poi i rapporti sono stati sempre più tesi, fatti di carte bollate e atti giudiziari, fino all’epilogo della morte dell’attrice. Ma ora con l’apertura del testamento le cose si faranno ancora più complicate, se il figlio Milko o Pizolla decidessero di impugnare il testamento. Al momento, l’unica certezza è che almeno Gina, dopo tante guerre, riposa finalmente in pace.
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