Milan Skriniar è prossimo a trasferirsi a Parigi. L’Inter sembra essere amareggiata, ma non può fare altrimenti: gli scenari di mercato.
Che perda il Milan all’Inter fa piacere, ma perdere Milan non era nei piani. Da Riad ad Appiano Gentile le cose cambiano in fretta: troppo per i gusti dei nerazzurri che avrebbero preferito godersi in tranquillità il successo sui rossoneri senza pensare troppo a un altro Milan. Il difensore slovacco che per anni è stato il muro nerazzurro: si usa già il passato perché il difensore avrebbe deciso.
Un volo di sola andata per Parigi lo aspetta. Galtier lo vuole a Parco dei Principi: il PSG sembra aver convinto il 27enne che sarebbe pronto a firmare un contratto da 10 milioni di euro a stagione. Il nodo resta la data: quando parte il calciatore lo dirà solo il mercato, l’accordo sarebbe soltanto una formalità. In gioco, però, ci sono tanti equilibri: il primo è quello che porta all’Inter che non intende perdere il giocatore a zero.
Inter-Skriniar, addio annunciato: il 27enne saluterà i nerazzurri
Tra il dire e il fare ci sono di mezzo le necessità: per questo i nerazzurri vogliono vederci chiaro e vogliono vedere, soprattutto, dei soldi. Minimo 20 milioni per liberarlo prima della fine del mese. Altrimenti tutti a Milano, compreso l’entourage del PSG che dovrà aspettare giugno prossimo (alla scadenza del contratto) per fargli prendere quell’aereo privato su cui idealmente c’è già il suo nome.
Intanto cala il gelo tra giocatore e tifoseria: Skriniar è capitano dell’Inter. I tifosi l’hanno definito “padrone di Milano” prima di partite importanti. Come dire che per loro era (e in parte resta) un calciatore insostituibile. Sentono doppiamente il tradimento perché lo slovacco aveva dichiarato di vedere l’Inter sempre come la prima scelta, ma davanti a certe cifre è sembrato impossibile dire di no. Anche se risuonano nella testa ancora quelle parole: “Voglio costruire qualcosa di importante con questo club”. Ora andrà altrove, tentato dalle sirene parigine che non è il primo interista che portano via. Hakimi e Icardi, con destini diversi seppur incrociati, insegnano.
Contro l’Empoli l’ultima a San Siro (forse)
Ora c’è da pensare al dopo perché quella contro l’Empoli potrebbe essere l’ultima sfida del difensore a San Siro la cui accoglienza non sarà proprio benevola: il 27enne ha fatto tanto per l’Inter, ma anche il club ha fatto molto per lui. A maggior ragione questo addio è ulteriormente un boccone amaro. Sembra di rivivere la situazione Calhanoglu a parti invertite: sembrava destinato al Milan, con un contratto in fase di rinnovo, per poi approdare sull’altra sponda di Milano dicendo “Sono all’Inter per vincere”.
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Frase che nell’immediato futuro gli si è ritorta contro per poi rifarsi a Riad. Con Skriniar, se PSG dev’essere, i tifosi sperano che vada a finire come il cugino della discordia Gianluigi Donnarumma. Osannato a Milano e ridimensionato al PSG. Anche se il collega, forse proprio per questo, non ha ancora parlato. Questa partita la giocano procuratore ed equipe parigina: non resta altro da capire se non quando tra Inter e Milan (Skriniar) avverrà il triplice fischio. L’unico Derby del recente passato che speravano davvero finisse in altro modo.