Agenzia delle Entrate, le nuove misure della Legge di Bilancio entrano in vigore già da questo trimestre: come cambia l’estinzione debiti.
Agenzia delle Entrate, debiti e imposte nel mirino con qualche agevolazione in più. La volontà è quella di dare seguito alle indicazioni fornite nella Legge di Bilancio recentemente varata. Contromisure che entrano in vigore già nell’attuale trimestre. Questo permetterà maggiore elasticità nei confronti di chi dovrà estinguere un debito. Chi ha pendenze finanziarie sarà chiamato a fare i conti con nuovi parametri per riappianare i vecchi sospesi.
Dalle parole ai fatti: nella fattispecie cambia il tipo di divisione del pagamento, ovvero la pendenza economica di qualunque tipo non si modifica. A cambiare è il metodo di riscossione: è possibile pagare a rate e le penali vengono abbassate, purché ci sia reale intenzione di ottemperare alle proprie mancanze entro i tempi previsti.
Agenzia delle Entrate, debiti in evidenza: cambia la riscossione degli arretrati
Rispetto, ovviamente, alla nuova deroga in vigore. Si parla del 3% in meno su ciascun procedimento in essere: significa che chi mette a posto la propria situazione ha un trattamento meno pesante del previsto. Ecco perché le opposizioni sono andate contro il Governo rispetto ai grandi evasori: l’impressione è che questa manovra sia stata un contentino per favorire chi ha sempre avuto un atteggiamento fallace dal punto di vista finanziario.
Accuse rispedite al mittente: Giorgia Meloni ha precisato che non c’è alcuna correlazione tra Legge di Bilancio attuale, con relativo “sconto” ai contribuenti in sospeso, ed evasione fiscale. Tuttavia Bankitalia non la pensa così: il punto è proprio questo stallo che andrà avanti lungamente. Nel frattempo l’Agenzia delle Entrate applica le nuove regole incentivando a ottemperare le mancanze finanziarie di ciascuno.
È possibile sistemare ogni cosa, a patto che ci sia reale interesse a colmare i vuoti. Tanto in economia, quanto in politica, ma questa Legge di Bilancio non ha ancora appianato le divergenze interne all’Esecutivo. La parola passa ai contribuenti che potranno vagliarne gli effetti: le prossime settimane decisive per un primo responso, indispensabile per capire se e quanto ha inciso nelle tasche degli italiani.
