Fece scalpore il caso della prof colpita con dei proiettili a salve in classe da 4 alunni. A distanza di qualche mese la donna chiede una lettera di scuse per ritirare la denuncia fatta ai 24 studenti. La risposta dei genitori è agghiacciante
Maria Cristina Finatti insegna Scienze all’Iss “Viola-Marchesini” di Rovigo e qualche mese fa la sua triste vicenda ha destato enorme scalpore in Italia. Colpita da alcuni colpi di pistola a salve sparati in classe da un alunno durante l’ora di lezione e ripresa l’intera scena con il cellulare da un altro studente, la prof ha denunciato tutti e 24 i ragazzi della sua classe.
L’episodio ha fatto molto discutere e dopo la denuncia dell’insegnante all’intera classe il clamore non si placa, anzi aumenta per la risposta delle famiglie degli alunni denunciati. La prof vorrebbe ritirare la denuncia ma per farlo servono le scuse scritte dei familiari.
Caso della prof colpita in classe con una pistola: per ritirare denuncia serve lettera di scuse, genitori indecisi
Dopo lo spiacevole evento della prof.ssa di Scienze dell’Istituto superiore di Rovigo colpita a un occhio e alla testa con dei proiettili a salve sparati con una pistola ad aria compressa da 4 studenti in classe lo scorso 11 ottobre, la donna ha esposto denuncia. Ora, per ritirare la querela per lesioni personali la docente ha bisogno di una lettera di scuse scritta dai genitori dei 24 alunni colpevoli.
Nel frattempo i genitori si sono scusati con la donna ma, come riporta fanpage, quest’ultima ha dichiarato: “le scuse sono state un po’ così, veloci. Ma a questo punto sono tutti colpevoli, sia chi ha fatto l’atto che coloro che erano consapevoli dell’atto. Nessuno mi ha avvisata, nessuno mi ha detto di stare attenta. Mi hanno deriso tutti”. La prof. ha poi aggiunto: “L’hanno fatto per i followers su Instagram”.
Intanto diversi genitori stanno iniziando a difendere i propri figli, sostenendo che questi ultimi non hanno fatto niente. O meglio, non risultano colpevoli come i quattro protagonisti principali. Inoltre, uno dei quattro studenti sospesi ha impugnato il provvedimento per un vizio di forma. Tutti i genitori comunque hanno acconsentito nello scrivere una lettera di scuse collettive alla prof. Maria Cristina Finatti. Anche se parrebbe che sul testo definitivo non tutti siano concordi.