Maurizio Costanzo si scaglia contro Chiara Ferragni a Sanremo 2023. Il giornalista e conduttore rivela al settimanale Chi il suo disappunto.
Maurizio Costanzo senza peli sulla lingua. Il giornalista non si è mai fatto scrupoli a parlare chiaro: la fama lo precede e anche gli anni di onorata carriera gli consentono qualche libertà in più che, a onor del vero, si sarebbe preso ugualmente anche se non fosse stato così celebre. L’autorevolezza è arrivata proprio per questo: evitare manierismi, lasciar trionfare sempre la schiettezza.
Prerogative di un buon cronista, soprattutto se ambisci a fare la differenza. Lui, con i suoi talk, l’ha fatta. Per questo oggi il Costanzo Show è sinonimo di garanzia e ancora oggetto di tributi. Omaggi di vario genere, addirittura tesi di laurea. Si prende tutto Costanzo, anche le polemiche, quando serve. Stavolta non è riuscito a essere indifferente sulla partecipazione di Chiara Ferragni a Sanremo 2023. Il conduttore si è esposto con una stoccata sul settimanale Chi: “La scelta della Ferragni è lodevole, ma non vorrei faccia beneficenza solo per giustificare la sua presenza. Non ha alcun talento per stare lì”.
Costanzo contro Chiara Ferragni: scoppia la faida pre-Sanremo
Maurizio Costanzo, come solitamente fa, cerca di essere obiettivo e sfrontato: molte sono le reazioni che l’uomo suscita, su questo e altri argomenti, la “bolla” social di Chiara Ferragni si è risentita. I fan, in parole povere, non gliel’hanno perdonata e hanno attaccato Costanzo sui social. Il cronista, che i social non li usa, si è fatto una risata ed è andato avanti consapevole che queste polemiche durano al massimo un giorno o due. Le osservazioni, tuttavia, restano.
Visualizza questo post su Instagram
La decisione di Chiara Ferragni, a cui Costanzo fa riferimento, è quella di donare il compenso della propria partecipazione all’Ariston in favore di una nota associazione contro la violenza sulle donne. Scelta che la nota imprenditrice digitale ha comunicato a mezzo social incassando il favore di tutti. O quasi. Il primo scettico è proprio Costanzo: non sulla scelta in sé – “iniziativa lodevole”, l’ha definita – ma sulla reale intenzione della donna dietro questo gesto. La prospettiva è leggermente diversa, forse anche per questo così divisiva.
