Giro di vite per le sigarette elettroniche: la decisione è del ministro della Salute Schillaci. L’intenzione è quella di vietarne l’uso in alcuni luoghi pubblici. Eccone di più nel dettaglio.
A circa 20 anni dalla legge Sirchia, che dette un duro colpo al fumo in qualsiasi locale pubblico, il neo ministro Orazio Schillaci ha deciso di dare una stretta sulle sigarette elettroniche. Una scelta che certo farà discutere, ma di cui il titolare della Salute sembra essere più che mai convinto.
“Estendere il divieto in alcuni luoghi all’aperto”, ha dichiarato l’ex rettore dell’Università di Tor Vergata di Roma. L’annuncio è stato dato da lui stesso durante un’audizione in Commissione Affari Sociali della Camera.
Quando affronta l’argomento, il ministro Schillaci parla chiaro e va dritto al punto: “Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza”. Ancora il titolare di via Ribotta rende noti altri obiettivi: “eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato”, e altresì “estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”.
In linea con l’orientamento europeo, il risultato sperato quello di creare una generazione senza dipendenza dal fumo e dove meno del 5% della popolazione complessiva consumi tabacco.
Con i sempre maggiori costi delle sigarette e la pressante campagna pubblicitaria sui danni del fumo da nicotina, hanno preso sempre più piede le sigarette elettroniche. Così come pure i prodotti del tabacco privi di combustione. Al riguardo però non sono stati spazzati via tutti i dubbi circa i loro effetti dannosi. Per dare corpo al suo ragionamento, Schillaci ha affermato che “Vista la preoccupante diffusione di stili di vita non salutari intendo affrontare la prevenzione e il contrasto al tabagismo, che è tuttora la principale causa di morbosità e mortalità”. Parole forti quelle dello scienziato prestato alla politica.
“Per conseguire l’obiettivo del Piano Europeo contro il cancro 2021 di creare una ‘generazione libera dal tabacco’ “ il ministro si è risoluto ad avviare una impegnativa tabella di marcia per tutti i fumatori. Importante dal punto di vista culturale è stata la Legge Sirchia. Il provvedimento del 2003 ha abbattuto la spesa e gli effetti del fumo sulla salute. Proprio sullo spinoso argomento, di recente in Messico si è addirittura adottata la drastica misura di vietare di fumare in albergo, nelle spiagge, nei parchi e in tutti i luoghi pubblici. Di più oltreoceano da domenica scorsa è vietato anche pubblicizzare i prodotti del tabacco, esposizione per la vendita inclusa. Il direttore OMS, Tedros Adhanom, ha salutato con favore queste iniziative.
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