L’arresto di Matteo Messina Denaro è stato accolto nel migliore dei modi: il messaggio sulla tomba di Giovanni Falcone diventa virale.
La vicenda di Matteo Messina Denaro e del suo arresto è avvenuto dopo oltre 30 anni di latitanza. Una caccia al latitante dal 1993 e tanti messaggi adagiati sulla tomba di Giovanni Falcone, giudice ucciso nella strage di Capaci nel 1992. Il boss è accusato anche di quanto accaduto a via D’Amelio, costato la vita ad un altro giudice come Paolo Borsellino.
Dopo anni di latitanza è arrivato l’arresto del boss mafioso ricercato dagli anni Novanta. Tutto è avvenuto all’interno di una struttura ospedaliera privata presso la quale l’uomo, sotto il falso nome di Andrea Bonafede, si starebbe sottoponendo alle cure chemioterapiche.
Sulla lapide del giudice Falcone spiccano decine di messaggi, uno su tutti è stato postato dalla fondazione in suo nome che ha deciso di diffondere la notizia sui social network. Un foglio scritto in stampatello con una penna rossa per mettere in evidenza la scritta, con tanto di data dell’arresto di Matteo Messina Denaro.
“Ce l’abbiamo fatta Giovà…Dopo 30 anni!!!“, si legge sul biglietto posto vicino alla ladina della sua tomba che si trova a Palermo nella chiesa di San Domenico. La data del 16 gennaio 2023 in bella mostra e ora nuovi dettagli avvenuti dopo l’arresto del latitante accusato di numerosi reati.
Proprio la Fondazione Falcone ha deciso di pubblicare anche un’altra immagine che mostra i tanti biglietti e le dediche per un uomo che si è battuto contro la mafia, non senza dimenticare anche la foto con l’arresto di Messina Denaro.
Il boss preso in consegna dai carabinieri e la tomba del giudice piena di foglietti pubblicata lo scorso lunedì 16 gennaio, martedì 17 un’altra immagine forte e piena di grandi significati. Dopo 30 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino arriva una notizia che ha destato grande attenzione.
“Siamo grati allo Stato e alle Istituzioni e anche in questa giornata di gioia siamo dalla parte giusta. Da un lato l’arresto dell’ultimo boss stragista Matteo Messina Denaro, il peggior criminale e latitante d’Italia, dall’altro la fiducia e la speranza che vincono: un giovane laureato che ha lasciato ieri in segno di impegno la sua corona di alloro sulla tomba“, si legge in un altro messaggio postato dalla Fondazione Borsellino.
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