Bimbo picchiato dal “nonno”: svolta nelle indagini | Il giudizio del procuratore fa discutere

Una svolta eclatante nel caso del bimbo di 6 anni picchiato dal nonno acquisito. Per il procuratore non c’è alcun segno di maltrattamento

La storia del piccolo Ryan, il bimbo vittima di presunte violenze da parte del nonno acquisito diventa sempre più un vero e proprio giallo. Nelle indagini per i maltrattamenti ricevuti al piccolo il procuratore della Repubblica di Imperia stamani è intervenuto per chiarire quanto accaduto.

bimbo picchiato dal nonno
bimbo picchiato dal nonno, il procuratore frena le indagini (Ansa)

Le parole dichiarate dal procuratore in una nota arrestano le indagini in corso. Come riporta anche Leggo, si legge: “Gli accertamenti sinora effettuati in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento”. 

In poche parole, secondo quanto detto dal magistrato, non ci sono segni di maltrattamenti sul minore. Ryan, continua nella nota, “potrà spiegare ciò che è accaduto quando ne sarà in grado”.

Bimbo picchiato dal compagno della nonna: per il procuratore non ci sono segni di maltrattamenti

Nella nota scritta dal magistrato della Repubblica sul caso dei presunti maltrattamenti al piccolo Ryan da parte del nonno: “un apporto decisivo per l’accertamento dei fatti potrà essere fornito dal minore, le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno”.

bimbo picchiato dal nonno
bimbo picchiato dal nonno, frenano le indagini (Ansa)

Il procuratore Lari chiede in una nota aggiuntiva anche di ridurre l’interesse mediatico sulla vicenda del bimbo di sei anni. “In considerazione della sensibile rilevanza mediatica che ha assunto la vicenda, suscitando molte ricostruzioni congetturali, alcune destituite di qualsiasi serio fondamento, si ritiene di dover indicare alcuni elementi attualmente acquisiti con ragionevole attendibilità, onde disincentivare rappresentazioni decisamente fuorvianti degli eventi”.

“Questo anche al fine di far cessare la costante diffusione mediatica di immagini dei luoghi privati e delle persone coinvolte, specie dei minori, in situazioni che possono concretamente pregiudicare la genuinità dell’acquisizione delle prove”. 

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