Altri guai in vista per Jair Bolsonaro, la cui vicenda si allarga a macchia d’olio, chiamando in causa spese pazze e un documento che potrebbero definitivamente comprometterlo. Si parla tra l’altro di migliaia di dollari per gelati e ristoranti, pubblicati gli estratti conto dell’ex presidente carioca.
La situazione per Jair Bolsonaro si fa sempre più complessa. Dopo l’assalto al Parlamento dei suoi militanti la scorsa settimana, su un sito web del Governo di Brasilia vengono pubblicati estratti conto attribuiti all’ex militare, che farebbero urlare allo scandalo.
10,700 dollari spesi in un solo giorno in un panificio. Ma c’è dell’altro. Sembra proprio che la carta di credito con soldi pubblici non fosse solo a disposizione del già Presidente, ma anche di altre 21 persone a lui vicine. Nonostante tutto Bolsonaro dichiarava di non aver addebitato “un solo centesimo” ai contribuenti brasiliani. La notizia sta creando un putiferio nel Paese.
10, 700 dollari in un panificio. Ma anche 1.600 dollari di gelati e 21 mila dollari spesi in un ristorante. Sono solo alcune delle spese pazze che avrebbe sostenuto Bolsonaro con risorse pubbliche. I dati sono stati pubblicati su un sito governativo. Inoltre si legge di 27 milioni di reais (5 milioni di dollari) scialacquati durante i 4 anni del suo mandato. Sul sito web ci si è spinti a fare una conta forfettaria delle spese, che ammonterebbero a 235 mila dollari di soggiorni vacanza per il 2019, il 2020 e il 2021. Entrando nel dettaglio si apprende di un esborso di 14 mila dollari in una stazione di servizio e 286 in alcuni hotel di lusso in località turistiche nei dintorni di San Paolo.
A fare luce su questi aspetti ci ha pensato il sto G1. Molti soldi sarebbero stati destinati al mantenimento dell’entourage mentre in realtà Bolsonaro risiedeva in edifici militari. A colpire nella lunga lista sono comunque le esorbitanti spese alimentari. La carta presidenziale è stata strisciata per un valore di 21 mila dollari in un locale dello Stato di Roraima, per servire 2.000 pasti di una pietanza costosissima. E poi ci sono i 71 mila dollari spalmati in 4 anni di acquisti in un panificio di Rio de Janeiro, di cui 11 mila spesi in un sol colpo. Facile risalire al motivo: le nozze del figlio dell’ex Presidente.
Intanto occupa sempre più spazio nel racconto dei giornali anche il presunto piano bolsonarista per capovolgere l’esito delle presidenziali. Nell’abitazione dell’ex ministro Torres sarebbe stato rinvenuto un documento per rovesciare Lula in caso di vittoria. Si tratterebbe di una bozza che si rivolge al Tribunale elettorale per modificare il risultato. Se il progetto non si è concretizzato – si legge- è solo per il dietrofront degli alleati politici.
Tuttavia sul decreto mancherebbe la firma dell’ex Capo di Stato. Intanto Torres, già guardasigilli brasiliano, si trova anche lui in Florida; nei suoi confronti è stato spiccato un mandato di arresto. In Brasile circa 80 pubblici ministeri stanno chiedendo contro Bolsonaro l’apertura di una inchiesta per tentato colpo golpe.
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