Re Carlo III al bivio. Il Principe Harry pubblica il suo ultimo libro “Spare” che scoperchia gli altarini della Famiglia Reale, ma c’è dell’altro.
Il Principe Harry vuota il sacco: un libro confessione che non fa sconti a nessuno. Soprattutto a lui, una biografia che dimostra quanto l’uomo abbia sofferto – esattamente come sua madre Diana – il protocollo della Monarchia e certe dinamiche non affini al suo modo di pensare. Una forma mentis che ripudia Harry: tutto troppo e male, questo il senso di anni a covare rancore e insofferenza. Appena ha potuto – raggiunta l’età adulta – ha preso il volo.
Anche grazie a Meghan Markle: i problemi con la donna ci sono ma l’americana gli ha dato l’occasione che aspettava. Quella di tagliare i ponti con il passato. Tutto raccontato in un libro dai tratti romanzeschi, ma dal risvolto inevitabilmente drammatico: le accuse di razzismo e tanta altra carne al fuoco contro Carlo III, all’epoca soltanto Principe, che avrebbe fatto penare le peggiori sofferenze ai coniugi. I Duchi di Sussex hanno poi rincarato la dose da Oprah Winfrey.
“Spare”, l’assicurazione sul futuro di Harry
Il punto è che la Famiglia Reale viene continuamente messa in cattiva luce nelle pagine editoriali redatte dal Principe che si è liberato di zavorre che evidentemente coltivava già da un po’. Definire gli equilibri di palazzo non è possibile in una vita, figuriamoci in qualche pagina. Tuttavia questa, per i tabloid britannici, è una vera bomba a orologeria: l’intoccabilità della Royal Family – anche e soprattutto sul piano mediatico – è a rischio. Prima c’era la Regina ad attutire i colpi, ora che Carlo è Re tutto è diverso.
In primis rispetto allo sgarbo che l’allora Principe fece a Harry e Meghan: il proposito (mantenuto) di togliere i nipoti dall’elenco di successione al trono è stato programmato tempo prima della dipartita di Elisabetta. Questo non è andato giù al Duca di Sussex che avrebbe preferito tenere fuori il piccolo Archie e la sorella Lillibet da queste “beghe” di famiglia.
Il “fuoco amico” che tutela Re Carlo III
Non è stato possibile: Harry incassa anche questo smacco, nell’attesa di rendere tutto. Pan per focaccia, ma la domanda è un’altra? Si tratta davvero di propaganda negativa per il Regno? La prima risposta è sì, ma dopo un’attenta analisi la situazione potrebbe anche essere vista dalla prospettiva del “fuoco amico”. Se ad attaccare la Royal Family è il Principe Harry (ormai scissionista, ma pur sempre all’interno di determinate dinamiche) non potranno farlo gli altri. Ovvero tutti coloro che vorrebbero Carlo III altrove.
I consensi verso il nuovo Re sono in calo. Anche e soprattutto per alcune scelte diplomatiche che non trovano il favore delle maestranze: ancora molto rumore fanno i licenziamenti dell’equipe presente nell’alloggio passato dell’ormai ex Principe. Tutta gente lasciata a sé stessa senza il minimo preavviso. Questioni che non possono essere derubricate a semplici pettegolezzi, c’è qualcosa di concreto che è meglio coprire. Sul piano mediatico i “capricci” di un nipote incompreso fanno rumore, ma nascondono bene tutto il resto.
Infatti la biografia di Harry fa scoppiare il caos, ma cela anche tutte le altre questioni che metterebbero a repentaglio non solo la credibilità del Re, ma anche (cosa ben più grave) la solidità della Monarchia Inglese. Più facile scagliarsi contro Carlo o contro Harry per qualcosa di familiare, piuttosto che approfondire tutto il resto. E di polvere sotto i tappeti – per usare un eufemismo – ce n’è tanta. Quanto basta per dimenticarsi, almeno apparentemente, di tutto il resto.